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Abusò dei mezzi di correzione e disciplina, insegnante di sostegno a processo

maltrattamenti a scuola

Citazione diretta a giudizio per l’insegnante di sostegno francavillese che tre anni fa avrebbe abusato dei mezzi di correzione e di disciplina nei confronti di alcuni minori a lei affidati presso la scuola media statale “Enrico Fermi” di Oria. L’ha disposto il pubblico ministero Savina Toscani, della Procura di Brindisi, al termine delle indagini avviate dopo la denuncia sporta dai genitori degli studenti di prima media. L’udienza è stata fissata per il prossimo 7 luglio dinanzi al giudice Simone Orazio del Tribunale di Brindisi in composizione monocratica. L’educatrice, che all’epoca dei fatti aveva 39 anni ed è difesa dall’avvocato Antonio Andrisano, avrebbe impiegato nei confronti dei discenti – si legge nel provvedimento – un linguaggio scorretto e offensivo.

L'avvocato Antonio Andrisano
L’avvocato Antonio Andrisano

In particolare, si sarebbe così rivolta a uno di essi: «Scemo, cretino, vieni qua, non capisci niente». Il 31 maggio del 2103, inoltre, avrebbe rivolto alla classe le parole: «Stupidi, cretini, scemi». Mentre nello specifico a un alunno avrebbe detto: «Tuo padre è un ladro ed un carcerato» (circostanza falsa e contestata dallo stesso genitore). Sempre in quella stessa giornata avrebbe poi preso per un braccio e strattonato un allievo e stretto coi lacci della sua stessa felpa, trascinandolo fino al suo banco, un compagno di classe. I ragazzi sarebbero dunque stati “mortificati e vessati” senza alcuna particolare necessità – sempre secondo l’accusa – di correzione e disciplina.

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