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Un oritano eletto a capo di Archeoclub Puglia

archeoclub barsanofio chiedi

Si sono svolte il 2 aprile scorso, a Roma, le elezioni per il rinnovo degli organi collegiali di una fra le più importanti associazioni nazionali onlus italiane, l’Archeoclub d’Italia. Con l’approvazione del nuovo Statuto, è stata individuata una nuova figura, quella del coordinatore regionale e per ricoprire questo importante incarico in Puglia è stato eletto l’oritano Barsanofio Chiedi.

Contattato telefonicamente, il dottor Chiedi, archeologo, parla così della realtà dell’associazione in Puglia e delle sue prime iniziative:

“In Puglia – dichiara – vi sono quasi 40 sedi con oltre 700 iscritti e, cosa importante, ci seguono migliaia di simpatizzanti-sostenitori. Un esercito. Come se non bastasse, la segreteria nazionale, mi ha già informato che sono pervenute altre richieste di costituzioni di nuove sedi e che, per competenza statutaria, dovrò personalmente esaminare. Queste nuove richieste non possono che farmi molto piacere».

«La mia prima attività – prosegue – sarà quella di visitare le singole sedi, sparse in tutto il territorio regionale, e di incontrare tutti i soci della nostra associazione per conoscere, nel dettaglio, tutti i problemi organizzativi, tutte le iniziative e tutti i progetti realizzati e quelli da realizzare. Questo mi porterà a percorrere, in lungo e in largo, l’intera Puglia e sarà l’occasione per conoscere ed ammirare tutte le sue bellezze».

«Altre attività – aggiunge – riguarderanno la comunicazione e per questo creeremo, nel limite delle nostre possibilità, anche, economiche, rivista online e un sito web dell’Archeoclub Puglia. Posso dire che all’interno del sito sarà attiva un’importante sezione dedicata alle pubblicazioni scientifiche. Utilizzando tale sezione culturale, i nostri soci, studiosi in varie discipline potranno confrontarsi fra loro e con altri. Naturalmente la sezione culturale è aperta ai contributi scritti di esperti esterni all’associazione».

E ancora: «Sempre coinvolgendo tutte le sedi pugliesi e i singoli soci, incominceremo ad interessarci di altri settori dei Beni Culturali un po’ trascurati, mi riferisco alle tradizioni, al recupero delle biodiversità, al recupero dei dialetti pugliesi. Altra novità – conclude – sarà la costituzione di un ufficio legale al quale tutte le sedi Archeoclub della Puglia potranno rivolgersi per risolvere tutti i problemi pertinenti ai Beni Culturali della nostra regione».

L’Archeoclub d’Italia fu fondato nel 1971 come “Centro di Documentazione Archeologica” con l’intento di sostenere gli studiosi e gli esperti nella divulgazione dell’archeologia. Tra i fondatori ci furono grandi nomi dell’archeologia, come Massimo Pallottino, Gianfranco Paci, Romolo Augusto Staccioli, e il filosofo Francesco Berni ideatore e promotore instancabile dell’Associazione.

Sempre nello stesso anno si diffondono in tutta Italia le prime sedi locali.

Nel 1986 l’associazione fu ufficialmente riconosciuta con il D.P.R. 24 luglio n. 565 divenendo ONLUS iscrivendosi all’anagrafe come previsto dall’articolo 11, comma 1 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460.

In seguito, l’Archeoclub d’Italia ha ampliato le sue attività con la promozione e la valorizzazione dei Beni Culturali, paesaggistici e ambientali, materiali ed immateriali come dettato dal “Codice dei Beni Culturali e del paesaggio” dal Codice dell’Ambiente, concorrendo a tutelare e a valorizzare la natura, l’ambiente, e il paesaggio e diffondendone la conoscenza fra i cittadini, e in particolare fra i giovani e nella scuola.

Attualmente l’Archeoclub d’Italia è presente in tutta Italia con una rete di centinaia di sedi periferiche in tutta Italia e con migliaia di soci, tutti volontari.

 

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