Lo chiamano bullismo, si traduce in un’umiliazione del prossimo ed è ancora più grave quando è compiuto in danno di persone indifese. Due ragazzine di circa 12 anni ieri sera hanno sottratto il cellulare a un loro coetaneo diversamente abile per poi fare chiamate oscene, a nome suo, anche ad alcuni suoi parenti i cui numeri erano memorizzati in rubrica. La vittima è stata per fortuna soccorsa da una cugina che per puro caso si trovava a passa di lì, in pieno centro, a Oria. La ragazza è riuscita a strappare lo smartphone dalle mani di una delle due e l’ha riconsegnato a suo cugino, che – impossibilitato a difendersi da sé – aveva nel frattempo indossato la maschera dell’umiliazione (ovviamente si tratta di un modo di dire). Quando il ragazzo è rientrato a casa, comprensibilmente deluso, ha raccontato tutto a mamma e papà, che hanno denunciato l’accaduto. Sembra che tra le altre cose, le due presunte bulle gli avessero chiesto di spogliarsi prima di ridargli ciò che gli avevano sottratto.