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Cresce di 14 centimetri grazie a un intervento chirurgico: «Sono tornata a vivere»

elisabetta pepe

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Elisabetta Pepe

«Se sei alto, si fa per dire, solo un metro e 31 centimetri, tutto ti sembra così grande e difficile e, infatti, io non mi accettavo e neanche riuscivo a relazionarmi con gli altri…». Elisabetta Pepe ha 20 anni e negli ultimi due si è sottoposta a un percorso durissimo e a un paio d’interventi chirurgici mica da ridere che, però, le hanno regalato 14 centimetri in più e, soprattutto, la gioia di vivere. Il tutto, grazie al lavoro certosino del dottor Gianfranco Corina, primario del reparto di Ortopedia presso l’ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana, e della sua equipe, che ha seguito letteralmente passo passo la paziente dal 2014 allo scorso 10 giugno, prima a Lecce, poi nella Città degli Imperiali.

Nella sua vita precedente – perché ora ne vive una nuova – Elisabetta era sempre triste, in perenne imbarazzo nei rapporti interpersonali e, dopo gli studi all’Alberghiero, aveva cominciato a incontrare serie difficoltà anche nella ricerca di un lavoro. Nonostante fosse brava, tutti concludevano i colloqui con il più classico dei “le faremo sapere”, poi non si facevano più sentire. «Credo che la mia altezza o, meglio, la mia bassezza giocasse un ruolo decisivo», racconta.

Così, un bel giorno, un’impiegata dell’Inps – dov’era per informarsi circa un’eventuale pensione d’invalidità – le parla di un chirurgo le cui imprese in sala operatoria circolavano con sempre più frequenza: «Si chiama Corina ed è vice primario al “Vito Fazzi” di Lecce, ne sento parlare benissimo e pare che faccia crescere le persone». A Elisabetta cominciano a brillare gli occhi e in quell’esatto momento decide di provare a parlare con questo medico. Da Salve, il suo paese nel Leccese, prende appuntamento e va a trovare il dottore, gli spiega la sua situazione e gli chiede un miracolo. Quello gli risponde che per i miracoli si sta ancora attrezzando, ma che con la scienza un po’ se la cava.

Comincia un bel rapporto che sfocia in un primo intervento di allungamento dei tendini degli arti inferiori, eseguito proprio al “Fazzi” nel 2014. Segue un decorso post-operatorio difficilissimo, con Elisabetta costretta prima per un mese su di una sedia a rotelle, poi a circolare in casa col girello. La speranza di un futuro migliore, nonostante i dolori e le difficoltà, le dà la forza di andare avanti, il coraggio di resistere e d’impegnarsi al massimo durante le continue e stressanti sedute di fisioterapia. Il cammino sarebbe stato ancora lungo: all’orizzonte, due anni dopo, un’altra operazione. Poi un nuovo inizio.

Quei due anni sono trascorsi lentamente, ma Elisabetta ha preso a guardarsi allo specchio con occhi diversi e più benevoli. Ha cominciato a piacersi e a farsi piacere gli altri, ad apprezzare la bellezza del mondo che, fino a quel momento, le era semplicemente vissuto indifferente attorno. Ma il meglio sarebbe dovuto ancora venire.

Lo scorso 10 giugno ecco, infatti, scoccare il giorno e l’ora “x”. Non più a due passi da casa, ma a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, dove il dottor Corina è stato nel frattempo promosso primario. L’intervento riesce perfettamente anche in questo caso e dopo neanche una settimana Elisabetta riprende la posizione eretta e, dall’alto dei suo 14 centimetri in più, quasi soffre di vertigini. «È stata una sensazione stranissima – racconta – ma fantastica, ho potuto finalmente guardare in faccia le persone senza dover alzare la testa o aspettare che si chinassero loro».

Elisabetta Pepe
Elisabetta Pepe

Oggi, Elisabetta misura un metro e 43 centimetri, domani chissà. Sì, perché tra un altro paio d’anni, volendo, potrebbe crescere ancora un po’… «Per il momento non ci voglio pensare – dice – e intendo godermi la vita così come viene, cosa che finora non ho mai fatto, poi si vedrà: intanto, però, voglio ringraziare di vero cuore il dottor Corina e tutta la sua equipe nei confronti dei quali resterò obbligata per sempre, non solo per gli interventi ma anche per come sono stata trattata, confortata, quasi coccolata».

Ha da recuperare 20 anni, Elisabetta, e il futuro le sorride. Un’estate davanti, il mare, il sole nel suo bel Salento e finalmente gli amici. Dopo, la ricerca di un lavoro con la convinzione che se d’ora in poi le diranno “le faremo sapere” non sarà più per via della sua statura.

In bocca al lupo, Ely!

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