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Addio al maresciallo Milone: un grande uomo e un grande finanziere

maresciallo mimmo milone

Ha lottato fino alla fine come un leone, ma in quest’occasione la sua tempra forte non gli è stata sufficiente. Si è spento intorno alle 9 di stamattina (domenica 26 giugno), stroncato da un male incurabile, il maresciallo della guardia di finanza Mimmo Milone. Francavillese doc, aveva solo 58 anni e da appena uno era in pensione. Un congedo che però non è riuscito a godersi, così come non è riuscito a godersi la sua splendida famiglia: moglie e due figli, una femmina e un maschio, che ha seguito le orme paterne ed è a sua volta sottufficiale delle fiamme gialle.

Il maresciallo Milone era una persona affabile, scherzosa e cordiale, ma quando indossava la divisa incarnava alla perfezione gli ideali e i valori del corpo d’appartenenza, del quale era entrato a far parte quando era solo un ragazzino: inflessibile, incorruttibile, integerrimo. Mai un’ombra nella sua lunga e gloriosa carriera, che l’ha visto protagonista principalmente nella sua Francavilla Fontana, dov’è giunto a svolgere funzioni di vicecomandante di compagnia ai tempi del capitano Benedetto Labianca.

Da sempre, il maresciallo era mosso da spirito di servizio e da passione civile e, negli ultimi tempi, non era infrequente che si occupasse di politica, criticando scelte a suo dire discutibili o suggerendo soluzioni possibili. Con il maresciallo Milone, che lo scorso anno aveva perso una nipote (figlia di suo fratello Giacinto, sempre a causa di un male incurabile), se n’è andato un pezzo di storia della Città degli Imperiali, che quest’oggi – nonostante la giornata soleggiata e la voglia di mare – è stata scossa dalla notizia del decesso di uno dei suoi figli migliori. E non è retorica, perché basta fare un giro e chiedere alla gente e agli stessi suoi colleghi – comprensibilmente affranti, increduli – per sapere chi fosse e quale fosse l’altissima considerazione dell’uomo e del militare Milone.

Un uomo dalle mille risorse, dalla morale cristallina e dotato di una tenacia fuori dal comune. Solo pochi giorni addietro, quando il cancro aveva già messo a segno numerosi e decisivi punti a suo favore, sul suo profilo facebook aveva condiviso una riflessione. Questa: «Con il cuore spezzato e le lacrime agli occhi, posso dire onestamente che questo è di gran lunga il tempo più difficile di sempre. So cosa è il cancro e il trattamento che può fare su un corpo. Gli effetti collaterali sembrano determinare più male che bene. Non c’è niente di più doloroso che cercare di sorridere e rimanere positivi, ma dopo la chemio e le radiazioni, lo sai, la persona è fisicamente cambiata e loro soffrono con questa tristezza. So che a molti di voi poco importa di questo messaggio. Tu non sai cosa vuol dire avere combattuto la lotta o avuto una persona amata che conduce una battaglia contro il cancro. A tutti gli uomini e le donne che conosco, vi chiedo un piccolo favore e solo alcuni di voi lo farranno. Se conoscete qualcuno che ha condotto una battaglia contro il cancro, che sta ancora lottando o che lo ha superato, vi prego di aggiungere questo scritto al vostro stato per un’ora in segno di supporto, di rispetto e di ricordo».

Addio, maresciallo e grazie per ciò che hai fatto, per ciò che sei stato e che hai rappresentato. 

I funerali saranno celebrati omani, lunedì 27 giugno, alle 17 presso la basilica minore del Santissimo Rosario. 

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