Il neocoordinatore provinciale di Forza Italia, Antonio Andrisano, non ha perso tempo: quasi fosse una rockstar, in questi giorni è impegnato in un tour nei comuni del Brindisino per fare cose, incontrare gente, gettare le basi per rilanciare un partito che – dati alla mano – è un po’ in difficoltà. Così, ieri è salito in macchina e si è diretto a Erchie, dove ha incontrato il sindaco Giuseppe Margheriti e la sua vice Chiara Saracino. Subito dopo è stata la volta di Mesagne per un incontro con Giovanni Guarini. E ancora Oria con il vicesindaco Egidio Conte e l’assessore Umberto Peluso, infine Fasano con l’ex sindaco Lello Di Bari e Gianleo Moncalvo.
Oggi altre tappe impegnative con, nel pomeriggio, la “sua” Francavilla Fontana (come noto, neanche qui son solo rose e fiori) e, stamattina, Brindisi (dove si è interfacciato il coordinatore cittadino Federico Balsamo e con Mauro D’Attis). Tutti incontri positivi e proficui – assicura il diretto interessato – che fanno ben sperare per la buona riuscita di questo progetto di ricostruzione.
Un progetto che gli è stato affidato direttamente – e non senza polemiche, non tutti hanno gradito tempi e modi – dal coordinatore regionale Luigi Vitali, il quale ha sottolineato più volte come Andrisano sia un giovane con delle capacità e, soprattutto, come non possa propriamente essere definito un suo uomo. Da queste prime mosse s’intravede già quale sarà la nuova linea: quella dell’inclusione e del recupero di gente che, per un motivo o per un altro, negli anni passati si è allontanata dal sodalizio azzurro pur senza aver tagliato completamente i ponti con esso.
Andrisano punta, insomma, a far impennare le percentuali di consenso che, durante le più recenti tornate elettorali, si sono quasi inabissate un po’ ovunque (a onor del vero, eccezion fatta per la Città degli Imperiali). Il modello Francavilla, dove Andrisano è anche consigliere comunale, potrebbe dunque essere esportato in tutto il territorio provinciale, ma è ancora presto per dire se sarà un successo o un fallimento.
Anche perché, com’è fisiologico, la figura di Andrisano – molto guascone, molto social, abbastanza diverso rispetto alle gestioni del passato anche recente – non piace proprio a tutti e non è piaciuto a tutti il modo in cui gli sono state affidate le redini del partito. Il diretto interessato per il momento fa spallucce e va avanti, con le sue certezze, le sue già proverbiali t-shirt che rientrano nell’operazione simpatia e svecchiamento, e con i suoi post. Un approccio da rockstar e un tour che, se continua così, potrebbe essere inserito a buon diritto nei cartelloni eventi estivi patrocinati dalle amministrazioni comunali…
