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Il personale del pronto soccorso: “Noi non mandiamo via nessuno, siamo stanchi delle offese”

ospedale francavilla camberlingo

In relazione all’articolo riguardante due presunti casi di rinvio domenicale presso il pronto soccorso dell’ospedale Dario Camberlingo di Francavilla Fontana, pubblicato l’altro ieri, e soprattutto in relazione ai commenti sulla pagina facebook de Lo Strillone, il personale dello stesso reparto – in alcuni appunti inviatici ieri, festività dell’Ognissanti – tiene a precisare e a far sapere quanto segue:

“Auguri a tutti e al diavolo le polemiche…Voi sapete quanto valiamo e quanto bene facciamo il nostro lavoro e questo ci deve bastare per essere orgogliosi! Le critiche stupide le ignoriamo, anche se le offese gratuite fanno male. Gli utenti che accedono al pronto soccorso anche a distanza anni, di tanto in tanto, ci ricordano ed elogiano la nostra professionalità. E ciò, non per vantarci, ma siamo pochi nel numero eppure nel nostro lavoro ci mettiamo sempre il cuore e l’anima. E cerchiamo di fare il possibile. Per questo è un peccato che simili articoli istighino in qualche modo l’utenza ad aggredirci verbalmente e gratuitamente con toni alti e maleducati. Siamo valutando se intraprendere azioni legali a tutela della nostra dignità e onorabilità professionale nei confronti di chi strumentalmente ci riserva commenti diffamatori e calunniosi. Noi lavoriamo bene e con la massima professionalità proprio per la delicatezza del nostro ruolo. L’abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo”.

In merito a eventuali altri tipi di disservizi, fanno sapere:  “Le criticità del pronto soccorso di Francavilla Fontana sono evidenti e durano da tempo. Il primo fattore è un ricorso sconsiderato delle persone che vi si rivolgono anche per codici bianchi o verdi (dunque non gravi) che rappresentano il 70 per cento dell’utenza. Casi non gravi, dunque, ma per i quali il cittadino si rivolge comunque al pronto soccorso perché convinto disponga di tutti gli strumenti specialistici. Gli utenti non si ‘fidano’ degli ospedali cosiddetti “minori”, delle guardie mediche e dei medici di famiglia, riversandosi al Pronto Soccorso convinti di poter ricevere maggiore assistenza. Poi, se all’ospedale di Francavilla Fontana nei giorni festivi non ci sono le guardie attive degli specialisti dei reparti e della sala raggi, di certo non ne può rispondere il pronto soccorso, ma al limite la direzione generale”.

“Se gli utenti che hanno segnalato il problema – proseguono – si fossero recati in un qualsiasi ospedale non della Puglia, ma dell’Italia (alcuni di noi hanno lavorato anche al Centro e al Nord) si sarebbero trovati nella stessa situazione e con lo stesso problema: i medici sono reperibili e vengono chiamati a casa per l’urgenza, comunque per i codici gialli e rossi”.

“Ad ogni modo, non è vero che è preferibile recarsi in pronto soccorso nei giorni feriali e non in quelli festivi perché il primo intervento in pronto soccorso viene sempre e comunque eseguito con l’inserimento dei dati e dunque l’accettazione viene effettuata sempre. Nei casi come quelli di cui si parla, inoltre, se si tratta di un trauma, viene sempre eseguita una medicazione con immobilizzazione mediante fasciatura. Inoltre, vengono sempre rilevati i parametri vitali e viene sempre eseguita, se necessaria, una terapia antidolorifica. Sono poi stampate le richieste per la sala raggi e per la consulenza ortopedica, sempre se si parla di un trauma. Successivamente viene stampata la relazione di pronto soccorso allegata alla dimissione. E l’utente torna comodamente il giorno dopo senza aspettare per eseguire i raggi X e la consulenza ortopedica. Insomma: noi non mandiamo via nessuno! In tutti i pronto soccorso tranne che in quelli con la radiologia in reparto, dopo una certa ora, i traumi – se banali – vengono rinviati al giorno successivo senza che per questo si gridi allo scandalo, mentre qui purtroppo dobbiamo anche fare i conti con chi, strumentalmente, non vede l’ora di gettarci ingiustamente addosso del fango: ma siamo stanchi e potremmo decidere di far perseguire penalmente questi gran signori che, commentando in malo modo, si permettono di diffamarci e di calunniarci”.

 

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