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Il consigliere di Noi: «Io, da pietra scartata a testata d’angolo: non staccherò la spina»

Angelo di Noi
Angelo di Noi

Tra gli interventi susseguitisi nel corso del Consiglio comunale tenutosi ieri a Francavilla Fontana c’è stato anche quello di Angelo di Noi (indipendente, ma ormai in forza a Noi centro), che insieme al collega Dario Mancino è oggi più che mai decisivo per la sopravvivenza politico-amministrativa del sindaco Maurizio Bruno e della sua maggioranza. Ecco l’intervento di di Noi:

«Signor Sindaco e sigg. consiglieri,
dopo oltre due anni di presenza in questo Consiglio, siamo chiamati oggi a vedere risolvere, nostro malgrado, una terza crisi figlia di scelte che purtroppo dobbiamo ritenere sbagliate, non create certamente da me ma sicuramente determinate da uno scarso ascolto delle volontà della città, e delle precedenti alleanze. Alleanze defenestrate senza alcun rispetto del loro impegno profuso per garantire il cambiamento tanto atteso dai francavillesi.
Io sono stato additato come il bastian contrario, come quello che protestava per ogni atto, ho rischiato, sia in Consiglio che nel partito, anche di essere defenestrato non in termini metaforici ma fisici, e poi altri, dico altri, hanno procurato una terza crisi in seno alla maggioranza. Io ho manifestato dissenso per i modi con cui ci si approcciava a problematiche serie; le mie proposte erano addirittura ridicolizzate e vedi caso, oggi prendono corpo con paternità diverse.
E vorrei ricordare che, malgrado la mia particolare e delicata posizione rispetto alla maggioranza da cui provengo, non ho mai procurato problemi di tenuta; mi sono spesso astenuto o volutamente allontanato per non creare difficoltà, non certamente a qualcuno, ma per tutelare la mia Città.
Il senso della lealtà ha alimentato il mio impegno politico, il senso della coerenza ha sostenuto la mia battaglia di autonomia e di libertà di pensiero. Il mio dissenso non era certamente verso i principi ispiratori di un mandato politico ma rispetto a impostazioni e soluzioni delle diverse tematiche che spesso venivano imposte invece che discusse.
Oggi ho fatto una scelta di militare in un movimento che vuole guardare alla Città, alla sua crescita, al suo sviluppo , ed è proprio in forza a questo impegno serio e costruttivo che mi vede da pietra scartata a testata d’angolo. Oggi, in questa fase delicata, so di avere un peso numerico risolutivo, come dicevo prima, da pietra scartata divenuta oggi testata d’angolo, oggi potrei far valere il mio rammarico, potrei ricambiare le tante scorrettezze ricevute con un voto ostile, come si suol dire potrei contribuire a “staccare” la spina. Ma questo smentirebbe lo spirito che mi ha guidato  a fare politica e smentirebbe l’impostazione etica e politica del movimento Noi Centro. Noi non siamo per il potere ma per il servizio, e questo ricevendo anche le più ingiuste critiche.
Come preannunciato dal mio segretario cittadino Dario Mancino, voglio e vogliamo rimanere osservatori, né a favore e né contro, vogliamo rimanere osservatori seri e responsabili. I provvedimenti che saranno presentati in avvenire, in base alla adeguatezza o meno rispetto ai problemi, determineranno la nostra e mia posizione. Intanto non posso che augurare un buon lavoro a tutti, ovviamente anche al Sindaco che dovrà assolutamente assumere lui stesso un atteggiamento più responsabile rispetto al passato, e capire che governare una Città significa innanzitutto saper ascoltare ma anche e soprattutto avere capacità di dialogo».

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