Se non fosse scritto lì fuori, non sembrerebbe neanche di trovarsi in un presidio sanitario. Gli uffici e gli ambulatori Asl di via Dalmazia, a Brindisi, sono davvero malridotti.
La denuncia giunge da un paziente disabile, affetto da sclerosi multipla, che quest’oggi vi si è recato per sottoporsi a un esame specialistico. Mentre aspettava il suo turno, ha avuto la necessità di fruire dei servizi igienici, ma una volta all’interno gli è salito lo sconforto: interruttore della luce troppo in alto come i fazzoletti per asciugare le mani e l’asciugatore automatico, lavabi troppo alti, nessun appiglio per i portatori di handicap, wc non a norma, porte che non si chiudono e dunque nessuna privacy…
“Il mio caso è serio – spiega Rosario Epifani, questo il nome del paziente – ma non ancora eccessivamente grave, nel senso che dispongo ancora di una certa autosufficienza e ho potuto ovviare a tutte queste lacune, però se al mio posto si trovasse un disabile impossibilitato ad alzarsi come avrebbe dovuto fare? È paradossale, anzi scandaloso – continua – che in un presidio sanitario, che dovrebbe essere un luogo per definizione a norma sotto certi aspetti, esistano situazioni del genere. Ma non è tutto – conclude – poiché ho anche avuto difficoltà a entrare nell’ascensore: per fortuna mi ha aiutato un signore che era lì vicino, dato che la mia sedia a rotelle ci è entrata a filo…”.
Stando sempre al racconto di Epifani, in quanto ai servizi igienici, lo stesso ospedale Perrino non è affatto messo meglio…