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C’è una mozione, potrebbe già “cadere” la sindaca. D’Attis rilancia: «Dimettiamoci in blocco»

angela carluccio albano carrisi

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Il consigliere di Fi Mauro D’Attis

Dopo neanche sei mesi effettivi di amministrazione, si potrebbe nuovamente tornare alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale di Brindisi. La prima sindaca nella storia del capoluogo, Angela Carluccio, potrebbe essere sfiduciata nel corso della prossima seduta delle assise in seguito alle 17 firme raccolte da altrettanti consiglieri. Ieri l’ultimo e potenzialmente decisivo sigillo da parte del consigliere di Forza Italia Mauro D’Attis, che oggi – insieme con il coordinatore provinciale del partito Antonio Andrisano – rilancia: al fine di scongiurare giochi di potere dell’ultima ora, è disposto a dimettersi già domani insieme con gli altri firmatari della mozione di sfiducia.

Antonio Andrisano
Antonio Andrisano, coordinatore provinciale di Fi

Scrivono: «Alla luce del confronto che si è avuto tra tutti i sottoscrittori della proposta di mozione di sfiducia alla Sindaca Carluccio, non ha senso aspettare la seduta di Consiglio comunale e siamo pronti a firmare, con il nostro capogruppo, le dimissioni innanzi al notaio unitamente e contestualmente agli altri 16 consiglieri. Se proprio si vuol portare la città al voto nel 2017 e non nel 2018, sciogliendo il Comune il 25 febbraio prossimo, allora è più giusto decretare la fine dell’Amministrazione Carluccio sin da subito, evitando che si possano consumare giochi di potere e di palazzo rispetto ai quali Forza Italia era e rimarrà del tutto estranea. Questa posizione è assunta all’unisono e con convinzione dal coordinamento regionale, da quello provinciale e dal capogruppo di Forza Italia di Brindisi».

Forza Italia si cala dunque nei panni dell’ago della bilancia e prepara la sua vendetta dopo la difficile campagna elettorale della scorsa primavera e l’ulteriore tentativo di sgambetto nel corso delle ultime elezioni provinciali, dove è comunque riuscita a eleggere i suoi due candidati (Cesare Epifani di Ceglie Messapica e Chiara Saracino di Erchie) nella lista trasversale formata con Pd, Psi e Ap. Nessuna pietà, insomma, da parte dei forzisti, ma i giochi in seno ai moderati brindisini sono tutt’altro che chiusi. Resta da capire se tutti coloro i quali hanno apposto il loro autografo sul documento ideato dal consigliere dei “Coerenti”, ex sostenitore della Carluccio, Lino Luperti, sarà votato dalle stesse persone in Consiglio comunale. Qualora così fosse, si tornerebbe al voto tra qualche mese, evitando alla città un lungo commissariamento.

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