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Tatarano (Coscioni) sul caso Lippolis/Latartara: «Dov’è l’offesa? E le gaffe del sindaco? E il silenzio sul Peba?»

A sinistra Alessandra Latartara, a destra Romeo Lippolis
A sinistra Alessandra Latartara, a destra Romeo Lippolis

Sergio Tatarano, presidente della Cellula Coscioni, dice la sua sulla querelle tra l’assessore al Bilancio del Comune di Francavilla Fontana, Alessandra Latartara, e il coordinatore cittadino di Direzione Italia (ed ex assessore al Bilancio) Romeo Lippolis:

Sergio Tatarano presenta la sua ultima fatica letteraria: Ciaobuonasera
Sergio Tatarano 

«Ho letto più volte il post di Romeo Lippolis in risposta all’assessore Latartara ma non ho colto l’offesa perché non penso che il parallelo usato avesse intento offensivo. Ho invece colto, nella reattività di quasi tutta la classe politica di centrosinistra (sentitasi in obbligo di solidarizzare su non si sa bene cosa), una dose spaventosa di vittimismo ed una volontà di cavalcare una polemica strumentale, molto più di quanto non abbia fatto la diretta interessata che ha replicato con una battuta. La stessa reattività non si è vista né di fronte alle innumerevoli e ben più plateali ed imbarazzanti gaffe del sindaco e di qualche suo fedelissimo negli ultimi due anni, né di fronte a vicende -che dovrebbero appartenere al dna di quella parte politica- come la recente diffida che la Regione ha rivolto al Comune per ricordare che Francavilla discrimina i disabili da trent’anni mentre i partiti si trastullano in discussioni faziose».

Riassunto delle puntate precedenti:

Nei giorni scorsi, Lippolis critica l’Amministrazione e, in particolare, l’assessore al Bilancio per una presunte distrazione (niente determina) nell’incasso dei canoni annuali dell’illuminazione votiva del cimitero, distrazione che avrebbe provocato un mancato introito nelle casse comunali di circa 180mila euro;

Alle critiche dell’assessore risponde, in tono un po’ canzonatorio, l’assessore in carica Latartara, la quale spiega come il caso in questione non possa essere minimamente paragonato a quanto accaduto in occasione della tardiva approvazione delle tariffe Tari 2015;

Lippolis, dal canto suo, non ci sta, e in un post dai toni sarcastici su fb (rilanciato dallo Strillone) nega di aver mai parlato di “buco” in bilancio e, sarcasticamente, con una battuta, allude all’attività lavorativa di Latartara (titolare di un noto panificio/pasticceria): «Io non confonderei mai un calzone con una pizza, ma se dimentichi il forno accesso, per distrazione, le bruci entrambe», è la frase incriminata.

– La storia prosegue su facebook, dove numerosi esponenti dell’Amministrazione e anche qualcuno della minoranza (comunque di centrosinistra) esprimono solidarietà all’assessora, che inizialmente mostra di esserci rimasta un po’ male, poi prende a scherzarci su.

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