Il complice morì dopo una rapina, ipotesi di omicidio per gli altri due

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Saranno chiamati a difendersi anche dall’accusa di omicidio il 23enne Roberto Fantasia e il 34enne Pasquale Giannoccato, tutti e due di Conversano, che lo scorso 23 gennaio in via Settembrini, a Francavilla Fontana, rapinarono dell’incasso di giornata un dipendente “Win Time” insieme con Gaetano Fiorile, il 38enne che morì dopo essere rimasto ferito dal colpo partito da un fucile a canne mozzate. Nei loro confronti, il Gip del Tribunale di Brindisi Paola Liaci, dietro richiesta del Pm Iolanda Daniela Chimienti, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento del giudice è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Francavilla Fontana, con le cui risultanze investigative hanno concordato i magistrati. I due erano stati rintracciati e sottoposti a fermo lo scorso 1 febbraio proprio nella loro città in provincia di Bari.

Il colpo del 23 gennaio fruttò circa 30mila euro tra contanti e assegni, che il dipendente dell’impresa del settore videogiochi si apprestava ad andare a depositare in banca. Intorno alle 11,30, in via Settembrini, la sua Peugeot 306 fu però speronata da una Ford Focus di colore grigio con a bordo i rapinatori. Questi ultimi, sotto la minaccia di una doppietta con canna e calciolo mozzati, lo costrinsero a consegnare il denaro. Dopo, fuggirono in direzione Villa Castelli e lungo la provinciale abbandonarono la Focus per poi rapinare della sua Peugeot 308 una donna di passaggio. Nel frattempo, era successo qualcosa, tanto che i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana nei pressi di un muretto a secco trovarono un uomo agonizzante. Si trattava di Fiorile, che fu condotto in ospedale dove però morì a distanza di qualche ora per le conseguenze di una ferita d’arma da fuoco nella zona toraco-addominale che gli aveva provocato una fatale emorragia interna. La seconda auto fu rinvenuta in via San Giuseppe a Villa Castelli, ma dei fuggiaschi nessuna traccia fino, appunto, all’1 febbraio.

L’ipotesi formulata dagli investigatori e dal magistrato inquirente, con le quali ha concordato il Gip, è che quel colpo fosse stato esploso da uno dei due suoi complici. Di qui l’ordinanza di custodia a loro carico. Fantasia e Giannoccaro restano quindi in carcere a Bari.

 

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