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Congresso Pd, Bruno molla Renzi e sceglie Emiliano: “Tifo e voto per la Puglia”

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Un po’ a sorpresa – ma forse neanche troppo – Maurizio Bruno, il renziano della prima ora, come spesso si è orgogliosamente definito, nell’ottica del congresso del Partito democratico ha deciso di mollare Matteo Renzi e di schierarsi dalla parte del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Bruno, secondo sua consuetudine, ha annunciato e motivato questa sua scelta dalle “colonne” del suo profilo facebook. Si sa che in passato tra Bruno ed Emiliano non sono sempre state rose e fiori, ma a quanto pare i contrasti sono oggi superati tanto da aver indotto il sindaco di Francavilla Fontana e presidente della Provincia di Brindisi a propendere per l’ex primo cittadino di Bari, che come il ministro della Giustizia Andrea Orlando sfiderà l’ex premier per la conquista del ruolo di segretario dei democratici. Se uno dei tre non dovesse conquistare il 50 per cento più uno delle preferenze, si andrebbe al ballottaggio e a quel punto gli altri due – ipotizziamo: Orlando ed Emiliano – potrebbero coalizzarsi e prendere il sopravvento. Scenari che probabilmente ha immaginato anche Bruno, il quale da tempo si mormora punti decisamente al parlamento ed entro fine anno dovrebbe spogliarsi degli incarichi sin qui ricoperti per ottenerla.

Questo, comunque, il post col quale Bruno ha annunciato il suo sostegno a Emiliano:

“Scrivo queste parole oggi, a tesseramento chiuso, perché non volevo che il mio pensiero, data la mia posizione, potesse in qualche modo influenzare questa delicata fase del mio partito. Perché credo nella democrazia, nella libertà di scelta e nelle primarie.
Credo nel Pd e nella mia terra. Credo nel Pd e nell’amore e la passione di Michele Emiliano per la mia Puglia, per il mio Sud Italia che per troppi, troppi anni ha avuto troppo, troppo poco peso nelle agende dei governi.
Credo, anzi voglio, anzi esigo un cambio di rotta: per il Sud e per l’Italia intera che, fino a quando marcerà con un Sud trascurato e dimenticato, non spiccherà mai il volo.
Sono convinto che il Sud debba amarsi di più, cominciando ad avere maggiore fiducia nelle proprie energie e nelle proprie persone. Ognuno di noi ha questa responsabilità, e io l’avverto tutta, sulle mie spalle.
Credo, anzi sono certo, che sia giunto il momento di dare un’occasione al nostro Sud.
Michele Emiliano è un meridionale politico, non un politico meridionale. E’ stato sindaco, è presidente della Regione, da magistrato ha combattuto anche nella nostra terra la malapianta della Sacra Corona Unita. Della mafia. Nessuno, meglio di lui, per il suo percorso umano e professionale, ha dimostrato di conoscere da vicino la carne dei problemi del Mezzogiorno d’Italia. Nessuno, meglio di lui, ha guardato da vicino le nostre piaghe.
Da sindaco, da amministratore del Sud, voglio potermi un domani guardare indietro e sapere di non aver perso l’occasione di dare una voce, una bella, baritonale, decisa e meridionale voce, al mio Sud. Non so se Emiliano vincerà le primarie e diventerà segretario del Partito Democratico, il mio partito. Ma non riesco a non augurarmelo. Sarebbe un sogno sentire quell’inguaribile inflessione pugliese, quel nostro vicino accento, riecheggiare nei luoghi e nelle posizioni che determinano il futuro di tutto il nostro Paese. Sarebbe un sogno vedere nei posti che contano un uomo che ha il Sud nel cuore e nella sua agenda politica, oltre che – come tanti – solo in bocca. Sarebbe un bellissimo sogno.
E voglio contribuire a realizzarlo. Con Michele Emiliano.
A tutto noi, al meraviglioso e democratico popolo del PD, auguro buone primarie”.

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