Una 22enne presidente della Consulta Giovani Avis di Oria

Antonella Matarrelli
Antonella Matarrelli

Nella prima riunione del nuovo consiglio direttivo dell’AVIS Oria, Antonella Matarrelli è stata nominata coordinatrice della Consulta Giovani Comunale. Pubblichiamo una breve intervista in 8 domande per approfondire ruolo e obiettivi di una futura dirigente avisina.

  1. Chi è Antonella Matarrelli?

Sono una ragazza di ventidue anni come tante altre, con la voglia di creare una strada propria e il sogno di potere, un giorno, ricompensare i propri genitori dei sacrifici fatti negli anni ed essere per loro motivo di orgoglio. Una volta diplomata presso il liceo scientifico del mio paese ho intrapreso gli studi universitari scegliendo la facoltà di Economia e Finanza presso l’Università del Salento con l’obiettivo di affermarmi nel campo assicurativo.

  1. Da quanto tempo sei in AVIS?

Sono in AVIS da due anni, anche se la mia prima donazione è stata nel 2013 quando frequentavo l’ultimo anno di liceo. Quello è stato il mio primo contatto con l’associazione, non immaginavo allora l’esistenza di una Famiglia così grande come è l’AVIS. Solo in un secondo momento ho avuto la possibilità di entrare in questa realtà, come membro della Consulta Giovani Comunale, e in qualche modo contribuire all’organizzazione delle varie iniziative.

  1. Cos’è la Consulta Giovani AVIS?

La Consulta Giovani AVIS nasce dall’esigenza di avvicinare i giovani donatori di età compresa tra i 18 e i 30 anni al mondo associativo e più in generale al volontariato attivo. Il principale obiettivo della Consulta Giovani è quindi quello di rappresentare gli interessi e le opinioni delle nuove generazioni in materia di sensibilizzazione alla donazione del sangue, offrendo spazi dedicati alla concretizzazione delle loro idee.

  1. Attraverso quale messaggio passa il rinnovamento in AVIS?

Parlare di rinnovamento in un’associazione di volontariato è fondamentale. È necessario, infatti, che vi sia l’apporto, seppure a livelli differenti, di più generazioni che possano contribuire alla crescita associativa. È importante, quindi, che i giovani donatori vengano accompagnati dall’esperienza di coloro i quali sono in AVIS da più anni e possano collaborare con loro sentendosi liberi di esporre e proporre pareri ed iniziative.

  1. Chi ti affianca in questa prima parte di percorso e chi vorresti coinvolgere in particolare nei prossimi mesi?

In AVIS, come in ogni famiglia, si può sempre contare sul sostegno e sulla collaborazione di tutti. In particolar modo sono sicura di poter fare affidamento su tutti coloro che giorno dopo giorno collaborano e insegnano a noi ragazzi come si vive l’AVIS, ma soprattutto mi affiderò all’esperienza del neo Presidente Ubaldo Spina che ha per tanti anni ricoperto il ruolo di coordinatore della Consulta Giovani Comunale, ma anche a quella di Giancarlo Mingolla che dopo tre mandati ha ceduto da poco la presidenza con la promessa di continuare ad essere parte attiva dell’associazione. Tuttavia so perfettamente che accanto a me avrò persone valide, nonché mie coetanee, con le quali ideare e realizzare progetti futuri ovvero Stefania Iunco, Annamaria Matarrelli e Alessandra Della Rosa. Spero, infine, che il gruppo giovani possa allargarsi, come in realtà già sta facendo, ad altri giovani donatori.

  1. Come ci si iscrive alla Consulta Giovani AVIS?

Iscriversi alla Consulta Giovani Avis è semplicissimo, basta rivolgersi alla sede AVIS del proprio comune. Una volta presentato e accolto nel gruppo giovani, si potrà prendere parte all’organizzazione delle giornate di donazione, ma anche di iniziative ed eventi di sensibilizzazione all’atto del dono avendo quindi la possibilità, nel tempo, di sentirsi parte integrante di una vera e propria famiglia. Si potrà, inoltre, avere un ruolo attivo nella Consulta Giovani Provinciale partecipando ai relativi incontri che si tengono solitamente una volta al mese nei comuni presidiati, con la concreta possibilità di ampliare le proprie conoscenze ed amicizie.

  1. Buoni propositi per il primo anno?

Continueremo a lavorare soprattutto sulla sensibilizzazione dei ragazzi, entrando direttamente nelle scuole, partendo dai più piccoli con l’obiettivo di veicolare il messaggio nelle famiglie. Allo stesso modo ci impegneremo negli istituti superiori, al fine di chiudere il percorso formativo con coloro che hanno raggiunto, o quasi, la maggiore età è sono ormai liberi di compiere autonomamente le proprie scelte. Tuttavia cercheremo nuove strade per coinvolgere i ragazzi collaborando, ad esempio, con altre associazioni che a livello comunale si occupano di aggregazione giovanile.

  1. Slogan Finale?

“AMA E FA CIÒ CHE VUOI”. È una frase di Sant’Agostino che mi ha particolarmente colpito nel mio primo forum informativo, al quale ho partecipato con la Consulta Giovani AVIS. Da allora è rimasta impressa nella mia mente e la adotto come legge di vita. Con questo vorrei solo dire che tutti dovremmo sentirci liberi di dimostrare amore come vogliamo, anche solo donando parte del nostro tempo agli altri.

 

 

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