Hanno sfondato il cancello d’ingresso del centro raccolta materiali della “Monteco”, nella zona artigianale di Oria, e si sono appropriati di due cassoni per il trasporto degli inerti. La polizia li ha ritrovati poco più di 24 ore dopo in una cava in disuso, non lontano dal Santuario di San Cosimo alla Macchia. Il furto è avvenuto nelle prime ore del mattino di lunedì scorso – 10 aprile 2017 – mentre il ritrovamento ieri sera.
I ladri – nel numero di quattro o cinque – sono entrati in azione due giorni fa intorno alle 6 del mattino e, nel giro di un’oretta, hanno fatto temporaneamente sparire la refurtiva. Dopo essersi garantiti l’accesso nel deposito dell’impresa, che gestisce il servizio di nettezza urbana nel Consorzio Aro Brindisi 1 Ovest, hanno messo fuori uso alcune delle telecamere di sorveglianza (non tutte) e hanno portato a termine tranquillamente il loro piano apparentemente studiato sin nei minimi dettagli. Nell’attività criminale è stato impiegato un camion, poi risultato rubato, sia come “ariete” sia, successivamente, per trainare i cassoni.
Il furto è stato scoperto, nella tarda mattinata di lunedì, dai dipendenti “Monteco”, che hanno informato i loro superiori. Questi ultimi si sono dunque rivolti alle forze dell’ordine – carabinieri prima, polizia dopo – per denunciare l’accaduto. La Questura di Brindisi ha inviato sul posto quattro equipaggi della Squadra mobile che, nella tarda serata di ieri, hanno recuperato i ribaltabili – dal valore commerciale pari a circa 20mila euro – per poi affidarli in custodia a una ditta di rottami.
Le indagini sul caso, infatti, proseguono e potrebbero fornire spunti investigativi anche molto più interessanti rispetto a un semplice furto, che non è ancora chiaro se fosse finalizzato a un cavallo di ritorno o ad altri scopi. Non s’ignora né trascura il fatto che il contratto tra “Monteco” e Aro sia ormai prossimo alla sua naturale scadenza.
