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Campo da golf, Cgil: «L’ennesima beffa per il territorio: no all’espianto degli ulivi»

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Si riceve e pubblica:

E l’Amministrazione di Francavilla Fontana, ancora una volta, in nome di un progresso incondizionato decide che sfigurerà un territorio noto ovunque per gli ulivi secolari che lo caratterizzano.
È di questi giorni la notizia che a Francavilla verrà realizzato un campo da golf privato composto da 18 buche, il cui progetto prevede l’estirpazione di oltre 300 alberi di ulivo ultra cinquantenni.
A quanto pare c’è proprio un’avversione generalizzata nei confronti della pianta simbolo del nostro territorio. Chi vuole espiantarli per far passare un gasdotto, chi – come avviene a Francavilla – intende permettere l’estirpazione degli ulivi per realizzare un campo da golf.
Non c’è proprio pace per gli ulivi pugliesi, e dire che da sempre invece simboleggiano proprio pace e rigenerazione!
Quest’ultimo attacco al nostro paesaggio è proprio gratuito, e soprattutto non è portatore di alcuna necessità collettiva che possa giustificare in apparenza la difficile scelta.
Si sta permettendo ad un’azienda privata di sventrare e snaturare un territorio di tutti per realizzare del profitto privato.
Un campo da golf che insista in un territorio porterà solo ricchezza a coloro che lo realizzeranno, è una scelta di nicchia che non coinvolge in alcun modo il contesto limitrofo, semmai tende ancor più ad escluderlo.
Nessuno potrà mai convincere che la realizzazione di un campo da golf possa portare ricchezza per il territorio, ciò che di sicuro avverrà sarà l’aver snaturato un territorio, eliminando anche la sua storia e l’economia agricola che lo tipicizzano.
Il nostro olio d’oliva è una fonte inesauribile di ricchezza, sia dal punto di vista della produzione di eccellenza, che come prodotto alimentare universalmente riconosciuto. La coltura degli alberi di ulivo è inclusiva, coinvolge l’intero territorio sotto diversi aspetti, proprio perché è parte dello stesso, non è stata imposta dall’uomo per interessi economici.
Ecco perché non è possibile accettare la realizzazione di un campo da golf in luogo di una distesa a perdita d’occhio di alberi di ulivo, proprio perché per realizzare ciò dovrà crearsi un paesaggio lunare a scapito dell’armonia e della bellezza che gli alberi di ulivo producono.
Questa scelta sa di beffa, una beffa che tutto il territorio dovrà subire perché, ancora una volta, chi è al potere non sceglie per il bene comune e per la crescita del territorio, ma basa le proprie determinazioni su convinzioni private che nulla hanno in comune con la gestione della res pubblica.

Il Segretario Generale Cgil Brindisi

F.to Antonio Macchia

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