Il bimbo non era stato lasciato in auto. Semplicemente, il sistema di chiusura di sicurezza dell’Audi A3 di colore scuro – non una Bmw, quindi – è scattato all’improvviso mentre sua madre faceva il giro dopo averlo sistemato nel seggiolino. Lo riferisce un testimone oculare che ha partecipato alle prime operazioni di soccorso.
I fatti. Poco prima delle 12 di oggi (lunedì 29 maggio) una donna parcheggia la sua Audi lungo corso Umberto I, a Francavilla Fontana, prende il suo bimbo di circa due anni e, in sua compagnia, si reca dal fotografo La Sorsa. Ritira un hard disk contenente un servizio fotografico e ritorna all’auto. La apre col telecomando, assicura il figlio nel seggiolino sui sedili posteriori e fa il giro per rimettersi alla guida. Per sua sfortuna, però, aveva dimenticato la chiave dell’auto proprio sui sedili posteriori e pare che a quel punto sia scattato il sistema di chiusura automatico o che sia stato lo stesso bambino ad attivarlo inavvertitamente. Insomma, nel giro di qualche secondo, la mamma rimane chiusa fuori e il figlioletto dentro. La donna, che era da sola, chiede aiuto intorno e lo stesso fotografo decide d’intervenire e, d’accordo con un suo amico infermiere, d’infrangere il cristallo anteriore per aprire l’auto. Nel frattempo, transita da corso Umberto I una pattuglia di carabinieri e sono gli stessi militari a entrare in azione, anche se alla fine la situazione viene sbrogliata dai vigili del fuoco – contattati a supporto – che riescono finalmente a rompere uno dei finestrini posteriori e a riconsegnare l’infante (sano e salvo) alla genitrice, comprensibilmente spaventata.
Non c’è stata, insomma, alcuna dimenticanza del bimbo nell’auto e sotto il sole, ma si è trattato solo ed esclusivamente di un episodio puramente accidentale, così come confermato peraltro dai testimoni oculari e dalle stesse forze dell’ordine.
