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Il I Istituto comprensivo ha ricordato la figura dello statista Aldo Moro: chi l’ha ucciso, e perché?

Aldo-Moro-sorriso

Si è svolto lunedì 12 giugno, presso la Scuola secondaria “Publio Virgilio Marone”, l’ultimo incontro programmato nell’ambito del Progetto Biblioteca “Incontri d’autore: voci, pagine, parole – 2016/2017”, dedicato alla figura di Aldo Moro, nel Centenario della sua nascita. L’incontro è stato fortemente voluto dal Dirigente scolastico del 1° Istituto Comprensivo “A. Moro – P. V. Marone”, Roberto Cennoma, per celebrare la figura dello statista al quale, con Decreto Ministeriale del 19 luglio 1980, veniva intitolata la storica scuola primaria sita in via Oratorio della Morte.

“Chi e perché ha ucciso Aldo Moro” il titolo della relazione tenuta da Gero Grassi, Deputato del Parlamento Italiano, Componente della Commissione d’inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro, oltre che proponente la legge che l’ha istituita nel 2013. Nella relazione ‘illuminante e coraggiosa’, per riprendere le parole di Aldo Moro, attraverso documenti di Stato e atti processuali, l’Onorevole Grassi ha ripercorso i fatti che si configurarono come causa dei tragici eventi di via Fani, del rapimento e della morte di Aldo Moro, e quelli controversi che hanno caratterizzato, nel succedersi degli anni, i lavori delle diverse Commissioni d’inchiesta istituite a partire dal 1979: tentativi di far luce e di restituire verità ad uno dei momenti più difficili e discussi della storia più recente del nostro Paese: un avvenimento che ha segnato un confine netto tra un prima e un dopo, che ha investito tutti i campi della nostra vita sociale, storico – politica e culturale: come non fare riferimento all’ideale colloquio di Leonardo Sciascia con il Pasolini del noto “Articolo delle Lucciole” nell’ Affaire Moro, scritto di getto nel 1978, o ai versi di Mario Luzi, che descrivevano il corpo di Aldo Moro “acciambellato in quella sconcia stiva”.

La serata è stata conclusiva di un percorso didattico, che ha coinvolto tutti gli ordini di scuola del Comprensivo e diversi ambiti progettuali, dalla Continuità alla Legalità, alla Biblioteca: in questo ultimo ambito, uno spazio specificamente pensato per le classi terze della scuola secondaria è stato l’incontro con don Fabio Ciollaro, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Brindisi e Ostuni, che nella relazione “Aldo Moro. Biografia e valori di un testimone della nostra Costituzione”, ha delineato il profilo dell’uomo Moro, attraversandone la biografia e i valori di cui è stato testimone, soffermandosi sulla dedizione e sull’impegno di Moro per i giovani e per la scuola.

Gli incontri con l’autore programmati in questo anno scolastico, hanno avuto avvio, con la presentazione di una piccola ma significativa pubblicazione, “Miti, storie e leggende di Puglia”, realizzata da una classe prima della scuola secondaria e curata dalla prof. ssa Rossella Saponaro; nella serata, moderata da Giorgio Rosso, docente presso la scuola secondaria, è intervenuto Salvatore Colazzo, docente di Pedagogia Sperimentale presso l’Università del Salento.

Secondo appuntamento, l’incontro con Monica Priore, la nuotatrice fondista, affetta da diabete di tipo 1, che per prima in Europa ha attraversato lo Stretto di Messina, autrice del libro “Il mio mare ha l’acqua dolce”: un incontro coinvolgente e di grande valore ‘per la testimonianza dell’importante contributo dello sport nel superamento dei limiti derivanti dalla malattia’, come recita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, riconosciuto alla nuotatrice dal Presidente Mattarella. L’incontro, nel corso del quale è intervenuta la pediatra diabetologa Susanna Coccioli, è stato moderato da Simone Nigro e Giorgia Ricchiuti, due alunni di classe seconda.

Ancora una volta il ripercorrere gli appuntamenti del progetto biblioteca, vuole dare evidenza ai principi che animano il 1° Istituto Comprensivo, una scuola che porta il suo impegno fuori dagli orari e dagli spazi curriculari per riappropriarsi del ruolo, spesso sommerso da tutte le istanze sociali alle quali si chiede alla scuola di dare risposta, di motore e promotore culturale anche sul territorio: una scuola che sente ed esercita la responsabilità nella formazione dei ragazzi, sa assumersi anche l’impegno di occuparsi del contesto che quotidianamente i ragazzi stessi vivono fuori dalla scuola, con la consapevolezza che, per concludere con le parole di Aldo Moro, “per fare le cose, occorre tutto il tempo che occorre”.

I docenti e il Dirigente scolastico

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