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In Ap torna il sereno: tutti per uno, uno per tutti. Si può proseguire

Il comunicato ufficiale non c’è ancora o, meglio, non ce n’è ancora una stesura definitiva. Tuttavia, l’incontro di stamattina (durato qualche ora) è stato chiarificatore: Alternativa popolare, dopo le tensioni degli ultimi giorni, è tornata un partito unito e sosterrà un unico assessore. Ciò che non si sa è se ciò gioverà o meno al sindaco Maurizio Bruno e al Partito democratico. Perché una certezza c’è: Ap intende tornare a essere parte integrante della maggioranza anche in Consiglio comunale, dove dispone di due uomini o, meglio, di un uomo (il capogruppo Giuseppe Cavallo) e una donna (l’ex Pd Carmela Lopalco). Sotto la regia del coordinatore regionale, il sottosegretario di Stato Massimo Cassano, di quello provinciale, Ciro Argese, e di quello cittadino, Tonino Martina, gli “alfaniani” hanno ritrovato la compattezza perduta: remeranno in una sola direzione, senza tenere conto delle recenti scissioni tra i gruppi Luigi Galiano-Mimmo Bianco da una parte, Cavallo-Martina dall’altra. Un sol blocco, a sostegno di Bruno, determinato ad andare avanti e a reclamare almeno un assessore (al resto si penserà in seguito) già dai primi giorni della prossima settimana. Si tratterà quasi sicuramente di un ritorno, ma l’Amministrazione non potrà considerarsi in una botte di ferro: le questioni e i malumori politici resteranno tutti in piedi. Servirà un’inversione di rotta. Come reagiranno i democratici, ultimamente piuttosto orgogliosi, non è dato sapere. La crisi, però, almeno quella intestina ad Ap, sembra risolta. Ora tocca alla Giunta: chi occuperà la settima casella ancora disponibile? 

Eliseo Zanzarelli

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