La nave di una ONG continentale, battente bandiera di Gibilterra, con 854 migranti a bordo, è in fase di sbarco a Brindisi. Al suo approdo lungo le coste italiane e pugliesi, però, oltre ai soccorsi umanitari per i profughi, ad attenderla ci sarà la polizia di Stato, che da qualche giorno ne seguiva la rotta. I poliziotti, anche alla luce dei nuovi orientamenti e delle nuove disposizioni nazionali ed europei, intende approfondire le posizioni del comandante e di altre persone che potrebbero essere considerate degli scafisti. Il barcone sarebbe stato individuato e soccorso nelle acque libiche e il suo carico poi condotto nel capoluogo adriatico nelle prime ore del mattino odierno (15 luglio 2017). Il personale della Questura brindisina si è fatto trovare pronto sulla banchina e, senza intralciare la priorità degli aiuti in favore di donne, uomini e bambini, si è subito concentrato sulla ricostruzione della genesi e dei presupposti del viaggio della speranza. Stando a quanto trapela, provvedimenti potrebbero essere adottati a carico di alcuni tra i componenti dell’equipaggio.
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