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Il ritorno di Bax: “Ad Oria si tratta per il miracolo: Ferretti, alzati e amministra! Ma è meglio di no”

municipio comune oria 1

di Girolamo Bax

In un’Italia tutta dove si fa di tutto per ammazzare politicamente i sindaco, il sindaco di Oria, dopo essere stato politicamente ammazzato, potrebbe resuscitare.

In un’Italia tutta dove i meccanismi dell’attuale legge elettorale per l’elezione diretta del sindaco fanno sì che, per 12 mesi all’anno, si sia sempre alla ricerca della firma di metà dei consiglieri più uno per mandare a casa il sindaco, ad Oria, dove il sindaco dovrebbe andare a casa perché risultato in minoranza in uno dei pochi casi in cui la maggioranza in Consiglio è necessaria per legge, giusto ad Oria, c’è qualcuno che invoca o spera nel “miracolo” di ridare vita a colui che oggi risulta essere nel limbo, tra color che son sospesi.

Ieri sera, il sindaco pro tempore Cosimo Ferretti ha telefonato a tutti i capigruppo e li ha convocati per oggi, giovedì 28 settembre, alle 13,30, per invocare un governo di salute pubblica che consenta ad Oria di attingere a finanziamenti che altrimenti andrebbero persi. Giustissimo e bravissimo.

Sembra inoltre che qualcuno abbia fatto notare, sempre nel corso della riunione, che altri finanziamenti sono in ballo e quindi il governo di salute pubblica non è solo necessario, ma doveroso, e lo sarebbe anche in futuro. Ancora più giusto.

Benissimo. La motivazione è nobilissima, quindi governo di salute pubblica dovrebbe essere se è vero che amiamo Oria. Ma se governo per l’interesse di Oria deve essere, allora sia un governo “tecnico” dove tutti , o quasi tutti, dovrebbero fare un passo indietro. Fare un passo indietro significherebbe che il vice sindaco non potrebbe più essere il dottore Egidio Conte ma, che ne so, mi viene in mente la dottoressa Maria Lucia Carone.
Il presidente del Consiglio non dovrebbe più essere Glauco Caniglia, ma ci vedrei bene Mimino Pomarico.
La Giunta forse andrebbe azzerata e sindaco e vice sindaco dovrebbero scegliere gli assessori, di concerto, tra esponenti della società civile secondo il principio della competenza specifica nel ruolo assessorile che dovranno ricoprire.

Per giungere alla resurrezione si dovrebbe anche smettere di raccontare una serie di storielle finalizzate a ricercare il colpevole della momentanea caduta del sindaco. Capisco che serve sempre un capro espiatorio in politica e mai come in questo caso serve. Ma se si invoca un governo di salute pubblica non si può additare un colpevole perché non si può pensare alla salute della città ma contemporaneamente a come avvantaggiarsi nella prossima tornata elettorale per accaparrarsi, fin da oggi, il voto degli indecisi e di coloro che ignorano.

Non si può invocare clemenza ma allo stesso tempo non fare autocritica continuando a dire “la colpa non è mia”. È un gioco scorretto perché mai come in questo caso vi è una responsabilità univoca e diretta. Chi è causa del suo male dovrebbe piangere se stesso anziché cercare il colpevole.

Ogni buon Sindaco, soprattutto se è al secondo mandato e ha un po’ di esperienza, dovrebbe sapere che il proprio programma elettorale andrebbe riposto, con cura, come una reliquia, sul proprio comodino e dovrebbe sapere che ogni sera ne andrebbe letta una paginetta prima di addormentarsi.

Un sindaco che a metà del proprio mandato non ha realizzato quasi nulla del proprio programma, sua sponte, dovrebbe andare a casa e non aspettare che siano i suoi consiglieri ad accompagnarcelo. Quel sindaco che a metà del proprio mandato non ha realizzato quasi nulla di quello che aveva promesso ai suoi concittadini al momento del voto non può prendersela con i propri consiglieri che, con notevole preavviso, la fiducia avevano già deciso di togliergliela. Quel sindaco che perde la fiducia dei propri consiglieri dovrebbe riprendere per un attimo il proprio programma di governo, che mi è sembrato coincidesse con quello elettorale, e dovrebbe ricominciare a leggerlo dalla prima pagina, un po’ per capire e un po’ per spuntare quanto ancora c’è da fare.

Siccome ho come l’impressione che tu, sindaco, non abbia ripreso la lettura del tuo programma, volevo approfittare per farlo insieme a te: castello ancora chiuso; turismo e centro Storico, due pagine di buoni propositi delle quali non è stato realizzato nulla eccetto fare spazio nei locali di Montalbano per ivi trasferirvi la biblioteca comunale, che però è ancora nei locali del Comune; cultura e patrimonio storico, il nulla, non si è riusciti neanche ad approfittare dell’iniziativa di quei poveri illusi/delusi di TeCo che ci hanno messo impegno, lavoro, tempo e anche qualche soldino; videosorveglianza ancora non in funzione; sport non pervenuto; giovani ed istruzione, con te, sindaco che non sei stato capace di far nascere neanche il Consiglio comunale dei ragazzi, cosa che a te sarebbe dovuta essere particolarmente congeniale; attività produttive, nulla anche su questo punto, il vuoto assoluto a partire dalla madre di tutte le campagne elettorali – leggasi macello – per finire con la rivalutazione dell’abbandonata Zona industriale….

Il nulla prosegue in tutti i punti del tuo programma, fino al quattordicesimo: l’Ambiente. Qui basta farsi un giro per le campagne e per le vie che conducono ad Oria per farsi una grassa risata.

Caro sindaco, poiché purtroppo sono un tuo concittadino attento, per onestà intellettuale devo dire che avete inaugurato delle giostrine nella villa comunale dove però c’è uno scivolo rotto da non so quanto tempo; ovviamente la colpa è dei ragazzi cresciutelli che sono dei vandali e non dei giochi che è normale si rompano ed è normale quindi che qualcuno vada a ripararli, anziché mettere una transenna.
Avete inaugurato un po’ di cose, ma venivano tutte dal passato – leggasi Montalbano, museo, piazza Lorch, Centro diurno per disabili (anche se ad onor del vero per il momento sono stati inaugurati l’immobile e gli arredi ma non l’attività).

Inaugurazioni a parte, mio malgrado, continuo a notare che il famoso disabile, invocato nel comizio di chiusura del tua ultima campagna elettorale, per arrivare a piazza Manfredi con la sua carrozzella motorizzata, continua a districarsi tra buche e parcheggi in tripla fila.

Mi dispiace dirti, caro sindaco che forse è meglio così. Forse è meglio che la tua Amministrazione sia stata caratterizzata dal nulla. Meglio a volte stare fermi che sbagliare. Siete l’unica Amministrazione d’Italia che asfalta le chianche del centro storico. Sareste stati capaci di fare un percorso per disabili con i gradini.

PS: Lo so, avevo promesso che non avrei mai più scritto nulla, ma se Ferretti per resuscitare ha bisogno di un voto perché non dovrei resuscitare me stesso che non ho bisogno del voto di nessuno?

PPS: il chiancone di piazza Lorch è sempre lì, sul prato.

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