L’Amministrazione Bruno, prim’ancora che sia discussa la mozione di sfiducia in Consiglio comunale, ha perso un altro suo pezzo importante. Si è dimesso ieri (martedì 31 ottobre) l’assessore Nicola Lonoce (Lavori pubblici, Politiche comunitarie, Contenzioso) poiché – a quanto si è appreso – non ha più riferimenti in Consiglio comunale (Domenico Attanasi) e chi è rimasto (Euprepio Curto) ha però revocato il sostegno al sindaco e alla sua Giunta.
Le dimissioni di Lonoce, entrato nell’organo esecutivo con l’ultimo rimpasto della scorsa estate, non sono delle dimissioni qualsiasi, così come in precedenza non furono dimissioni qualsiasi quelle del suo predecessore Tommaso Resta. Il ramo Lavori pubblici, infatti, interessa le opere più strategiche caratterizzanti il triennio targato Bruno. Da esso, dal ramo Lavori pubblici, passano, tanto per essere concreti, lo stadio, il palazzetto, ma anche il rinnovo dei vertici dell’Utc e persino la Zes-Centro di carico intermodale. E si sa che questi interventi sono stati al centro delle attività e delle polemiche amministrative nell’ultimo triennio e lo sono, tra pro e contro, anche in questi sgoccioli dell’era Bruno. Ciò che succederà di qui a massimo un mese (30 giorni sono il termine massimo per portare in aula il testo della mozione) è tutto da vedere. Il sindaco nominerà un sostituto di Lonoce? I lavori di adeguamento del “Giovanni Paolo II” saranno definitivamente appaltati, sempre se il progetto unitario è stato effettivamente inviato alla Stazione unica appaltante della Provincia di Brindisi? Quest’ultimo punto – è bene ricordarlo – figurava tra quelli prioritari indicati nelle richieste del movimento civico #Insieme che, pur non vantando consiglieri comunali, col suo assessore Luigi Galiano sostiene e, anzi, è parte integrante dell’Amministrazione ancora in carica.
