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Zes, intermodale e Zona Pip: si può fare, ma serve la politica, non un commissario

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Il presidente del Consorzio Asi di Brindisi Domenico Bianco
Il presidente del Consorzio Asi di Brindisi Domenico Bianco

La Zes (Zona economica speciale) Adriatica si potrà fare e coinvolgerà tutti i comuni consorziati Asi Brindisi (oltre al capoluogo, Fasano, Francavilla Fontana e Ostuni), ma sarà necessario il contributo della politica. È quanto emerso nel corso di un incontro tenutosi questa mattina (sabato 18 novembre) a Castello Imperiali tra associazioni di categoria, sindacati e ordini professionali, riunitisi su invito del Consorzio imprese riunite della Città degli Imperiali. Il presidente del Consorzio, Domenico Bianco, ha relazionato sull’importante opportunità creatasi a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Sud” (emendato anche grazie alle proposte giunte su indicazione dell’Asi Brindisi).
Dopo la relazione del dottor Bianco, i presenti hanno discusso sulle effettive possibilità per alcune aree del territorio di Francavilla Fontana (Centro di carico intermodale e Zona Pip) di rientrare in quelle ricomprese nella misura di sviluppo imprenditoriale, economico e sociale. Si è preso atto che, a seguito dei lavori del tavolo tecnico ristretto costituito appositamente dalla Regione Puglia, nella riunione dello scorso 15 novembre, il documento “Proposta di istituzione di Zes Adriatica”, la Regione Puglia ha concordato sull’inclusione del territorio di Francavilla Fontana nella Zes Adriatica, e più specificatamente sull’inclusione della Zona Pip e del Centro di Carico Intermodale.
È emersa, di conseguenza, la necessità di compiere alcuni adempimenti amministrativi urgenti, tanto in ambito tecnico-urbanistico quanto in ambito di fiscalità locale agevolata e differenziata, necessari per la realizzazione del regime derogatorio di vantaggio che l’istituzione della Zes ha come obiettivo fondamentale, al fine di aumentare la competitività delle imprese insediate, l’attrazione di investimenti diretti, la creazione di nuovi posti di lavoro e il più generale rafforzamento del tessuto produttivo locale.
“Vi è dunque la necessità che questi strumenti di stimolo alla crescita industriale e all’innovazione ricadano sul nostro territorio comunale. E pertanto auspicabile, vista l’importanza di questa unica grande opportunità, che le forze politiche tutte superino questa fase di contrapposizione, dimostrando l’interesse per la città ed avviando con urgenza una momento di condivisione politico-istituzionale, tecnica e consultiva anche con tutte le associazioni rappresentative”, fanno sapere i soggetti che hanno partecipato alla riunione. In particolare Emanuele Sternativo (Cna), Vincenzo Cinieri (Assoartigiani), Alessio Incalza (Confartigianato), Tony D’Amore (Confesercenti), Annalisa Formosi (Ordine Ingegneri), Massimo Bianco (Confindustria), Marcello Coccioli (Ordine Geometri), Francesco Pepe Milizia (Cir FF), Domenico Bianco (Consorzio Asi).

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