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Non ce l’ha fatta la donna caduta da una scala in casa della sorella. La ricostruzione dell’incidente domestico

scala a pioli

Non ce l’ha fatta la 73enne di Oria che nel pomeriggio di martedì 5 dicembre è caduta da una scala e ha battuto la testa per terra. Le sue condizioni erano parse sin dal principio disperate e nella tarda serata di ieri è deceduta nonostante gli estremi tentativi di salvarle la vita da parte dei medici dell’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi, dov’era stata trasportata in codice rosso. Oltre a lei, era rimasta ferita un’altra donna di 80 anni, sua amica e vicina di casa, che se l’è cavata comunque con una frattura del femore.

Intanto, i carabinieri della Stazione di Oria – al comando del luogotenente Roberto Borrello – hanno ricostruito le circostanze della caduta e l’origine dell’incidente domestico.

Sono circa le 17. Una 67enne resta chiusa fuori da casa dopo essere uscita e aver dimenticato le chiavi all’interno. La prima cosa che le viene in mente è di chiedere aiuto a sua sorella di 73 anni che abita di sopra.

La 73enne M.P. non si perde d’animo ed escogita subito un piano per entrare ugualmente (senza necessità delle chiavi). L’abitazione di sua sorella dispone di un piccolo orto delimitato da un muretto perimetrale: scavalcare quel muretto – alto poco più di due metri – avrebbe significato poter entrare in casa da una porta sul retro e, dunque, aprire dall’interno il portone principale.

Sorge un problema: serve una scaletta. La 73enne, allora, si rivolge a una vicina, proprietaria di un garage in quella stessa via, e si procura un primo attrezzo, il quale però si rivela troppo corto. Le due poi riescono a trovare una seconda scala, questa più lunga e quindi più utile allo scopo.

La posizionano obliqua sul muretto e vi salgono. Step successivo: issare la scala e compiere la stessa operazione dall’altro lato, dentro l’orticello. È proprio qui, però, che qualcosa va storto. La 73enne posiziona la scala e comincia a scendere ma, quando si trova sugli ultimi pioli, anche l’80enne comincia a scendere. La scala si ribalta ed entrambe le donne rovinano al suolo. Una batte la testa, l’altra si spezza una gamba. Si lamentano e chiedono aiuto.

Nel frattempo, la 67enne proprietaria di casa è rimasta al di qua del muretto: chiusa fuori, senza chiavi e con due persone ferite nella sua proprietà.

Non sa cosa fare, così – d’istinto – prova a sfondare il portoncino d’ingresso (che era senza mandate). È in questo esatto frangente che l’assurdo e il destino beffardo prendono forma: con una spallata, l’infisso cede e si apre…

Una volta all’interno, la 67enne raggiunge sua sorella e la vicina per poi chiamare i soccorsi. La 73enne e la 80enne vengono prese im carico da un paio di autoambulanze del Servizio 118 e condotte a Brindisi. Le condizioni della prima paiono subito gravissime, fuori pericolo invece la seconda. La 73enne, dopo due giorni di agonia, trascorsi a lottare tra la sopravvivenza e la morte, è deceduta nella tarda serata di ieri (7 dicembre).

Se la prima idea fosse stata quella di provare a sfondare il portone o di contattare i vigili del fuoco, probabilmente questa tragedia non si sarebbe verificata.

 

 

 

 

 

 

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