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Pug, Fratelli d’Italia: “Le scelte andrebbero fatte dalla politica, un errore la nuova sede dell’Industriale”

    Michele Iaia

 

Si riceve e pubblica:

Fratelli d’Italia ha atteso per garbo istituzionale l’incontro di presentazione del PUG organizzato dal Commissario prima di esprimersi. L’adozione del piano è un passaggio delicato che non può fare a meno del coinvolgimento della città attraverso gli strumenti di cittadinanza attiva, associazioni, categorie e istituzioni elettive, ossia il consiglio comunale.

Ciò vale nel metodo, posto che la discussione intorno all’adozione del P.U.G. sa di futuro e di visione della città. È pertanto opportuno che venga investita l’istituzione del consiglio comunale della questione, di modo che venga assicurato il massimo coinvolgimento possibile della comunità.
Dalla veloce presentazione del piano avvenuta l’altro giorno emerge altresì che il tema trova fondamento anche nel merito, atteso che non sono stati apportati semplici adeguamenti alle normative sopravvenute nel corso della stesura del piano, ma sono state operate delle scelte che possono definitivamente incidere sulle prospettive di Francavilla Fontana in termini urbanistici, sociali ed economici.
Occorre pensare ad uno strumento urbanistico che abbia a cuore le politiche per la casa rivolte ai giovani ed alle famiglie, con l’obiettivo di abbassare i costi dei suoli e degli immobili con un vero e proprio piano di edilizia residenziale e popolare all’insegna dello sviluppo armonico della città. La forte penalizzazione degli interventi nelle vaste zone “B” della città sembra attribuire ben altra vocazione ad un P.U.G. che, probabilmente, non si fa interprete di un percorso partecipato ed inserito nel tessuto sociale del paese. Il sistema urbanistico di Francavilla Fontana deve dunque rispondere alla esigenza di fornire dei servizi urbani diffusi, alla portata del cittadino, alla esigenza di dare delle risposte al diritto alla casa, principio sacrosanto che produce effetti importanti nella società e creare le premesse per sbloccare un comparto economico in difficoltà, quello edilizio, in chiave intelligente e sostenibile.
Non è assolutamente condivisa la nuova collocazione pensata per l’I.S.T.S. Fermi di Francavilla Fontana presso l’area della ex Fiera dell’Ascensione.
È una scelta di retroguardia e, alla lunga, fallimentare. Va invece tradotta in segnali concreti la precisa volontà di dare una “casa” adeguata ad un istituto fiore all’occhiello della città e di tutto il territorio, attesa la sua formidabile baricentricità. Una scuola cui devono essere date delle risposte precise alle proprie e naturali esigenze logistiche e tecnologiche. L’istituto tecnico industriale finirebbe “strozzato” nell’area della ex Fiera, ove non si è nelle condizioni di realizzare una struttura consona alle attività scolastiche.
Porre l’attenzione sulla questione dell’Istituto Fermi con un approccio ambizioso e fattibile è da considerarsi anche un investimento in cultura e lavoro, un tassello che potrebbe consentire di costruire un ponte tra gli studenti ed il mondo delle imprese.
Il forte presidio scolastico deve invece contribuire a delineare una prospettiva di città dinamica, strettamente collegata al mondo della formazione e dunque all’accesso al lavoro, ma apre un ponte ideale diretto tra le scuole ed il mondo della cultura, dai presìdi istituzionali quali la biblioteca alle compagini associative diffuse.
La scommessa da vincere è, in altri termini, quella di puntare a realizzare scuole di qualità e di eccellenza, puntando sui comparti economici della nostra area che sono in espansione, senza dimenticare le nostre attività più storicamente radicate.

Michele Iaia
Coordinatore Fratelli d’Italia Francavilla Fontana

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