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Giunta del cambiamento: rumors e nomi di un “parto” sofferto. Ecco il toto-assessori

Comune che vai, usanze che trovi. Se a Francavilla Fontana le possibili Giunte erano già bell’e fatte nell’ultima settimana di campagna elettorale prima del turno di ballottaggio, a Oria non è stato così. Stavolta, proprio no. Nel 2015, l’allora sindaco Cosimo Ferretti ci mise 22 giorni prima di annunciare la quadra. Maria Lucia Carone – neo sindaco oritano – tre anni fa, comunicò in anticipo, durante il comizio di chiusura, il suo potenziale esecutivo. Dopo tre anni, le dinamiche della Coalizione per il cambiamento sono cambiate anch’esse: nessuna anticipazione, tanta riflessione.
Si dice che siano ancora in corso discussioni in seno alla nuova Amministrazione, ma circolano – e non potrebbe essere altrimenti – voci circa le ragioni, vere o presunte, all’origine di tali discussioni.
È un po’ come nel calciomercato: si dice, si mormora, ma poi saranno i fatti a confermare o a smentire tutto.
E, allora, non resta che riferire dei rumors. Si tratta d’informazioni che circolano nei corridoi del palazzo di città, ma anche fra i tavolini all’aperto dei bar in questo torrido scorcio d’estate oritana senz’ancora eventi ufficiali ad animarla.
Dunque, si mormora che il primo sindaco donna di Oria abbia già in mente i nominativi e i ruoli di coloro che saranno i suoi più stretti collaboratori.
Ok, stop ai preamboli. Al momento, per gli assessorati, “girano” cinque nomi su tutti: Angelo Mazza, Tommaso Carone, Cosimo Delli Santi, Simona Erario e Pasquale Salerno.
Si vocifera che il sindaco terrà per sé la delega a Bilancio e tributi più quella al Personale, che voglia circondarsi di gente fidata e competente a prescindere sia dai risultati elettorali che dai partiti d’appartenenza.
Mazza (Cambiamo Storia) dovrebbe occuparsi principalmente di Attività produttive, Carone (Oria è) di Polizia municipale e Contenzioso, Delli Santi (Insieme per Oria) principalmente di Servizi sociali, Erario (Cambiamo Storia) di Lavori pubblici e urbanistica, Salerno (Oria è) principalmente di Sport.
Resta aperto, in attesa della proclamazione ufficiale, anche il nodo relativo alla presidenza del Consiglio comunale (storicamente appannaggio anch’essa della maggioranza, anche se altrove la carica è riservata alla minoranza). Qui sarebbero in corsa tre consiglieri del cambiamento: Nazario Galeone (Insieme per Oria, il più suffragato dell’intera coalizione, che sarebbe comunque disposto a farsi da parte); Gianluca Schifone (Oria è, secondo più suffragato della coalizione); Lucia Iaia (Cambiamo Storia, terza più suffragata della lista più suffragata nell’intera coalizione).
Al di là di tutto, se il quadro corrispondesse alla realtà, emergerebbero alcuni squilibri politici: oltre al sindaco, chi esprimerebbe la lista del sindaco (Legalità e sviluppo) nell’esecutivo? E chi rappresenterebbe l’Udc? A quest’ultimo proposito – ma è sempre, soltanto una voce – il consigliere Cosimo Patisso già sarebbe pronto a fare le valigie dall’Udc e a trasferirsi in Oria è per rimpolparne le fila e il peso specifico dopo – pare – un rapido sondaggio con Legalità e sviluppo (unico movimento che, ad oggi, non disporrebbe di una rappresentanza ufficiale al tavolo delle trattative).
La gestazione della Giunta del cambiamento, insomma, potrebbe ancora essere lunga. Il travaglio – a festeggiamenti finiti – è cominciato all’indomani di quel trionfale 24 giugno. Il parto, comunque vadano le cose, non sarà indolore.
Sembra che il sindaco Carone voglia comunque chiudere la partita entro e non oltre la prossima settimana.

 

 

 

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