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Rubava medicinali dall’ospedale e li rivendeva per conto proprio, in carcere un 42enne. Contestate anche due truffe


Nelle prime ore del mattino di oggi (lunedì 23 luglio) i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Taranto, in collaborazione coi colleghi del Comando provinciale di Brindisi, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi Stefani De Angelis su richiesta del sostituto procuratore Francesco Carluccio, a carico del 42enne brindisino Salvatore Sorge, dipendente della società “Sanitaservice Asl BR Srl” (partecipata dell’Azienda sanitaria locale di Brindisi). L’uomo – ausiliario addetto alle pulizie nell’Unità operativa complessa del reparto di Anestesia e rianimazione dell’ospedale “Perrino” – è indagato per peculato, ricettazione, truffa aggravata e continuata. Dalle indagini, infatti, è emerso che, approfittando del suo ruolo, si sarebbe appropriato in più occasioni di farmaci, presìdi medici e materiale sanitario.
La merce trafugata, riposta solitamente in armadietti e zaini, veniva caricata nell’auto del destinatario della misura cautelare e, in alcuni casi, utilizzata dallo stesso dipendente della “Sanitaservice” e dai suoi familiari. Nella maggior parte degli episodi sui quali si sono concentrati gli investigatori, però, i medicinali sono stati rivenduti ai ricettatoti, come i titolari di ambulatori veterinari privati. Le sue presunte condotte, oltre che un ingente danno economico all’Asl, avrebbero comportato un disservizio ai degenti e al personale dei reparti.
L’attività investigativa, condotta con mezzi tecnici e servizi mirati di osservazione/pedinamento, ha consentito anche di scoperchiare una truffa aggravata sempre in danno dell’Asl, della “Sanitaservice” e dell’Inail. Con la complicità di alcuni medici di base che, con artifizi e raggiri (certificazioni circa malattia e infortunio sul lavoro), l’indagato si sarebbe procurato in ingiusto profitto: “Sanitaservice” continuava a pagarlo, mentre egli svolgeva dei lavori da muratore negli studi e nelle abitazioni degli stessi medici. Tra le altre cose, i militari dell’Arma hanno anche scoperto una frode assicurativa ai danni delle compagnie Unipo Sai e Groupama: la simulazione di un incidente stradale con infortunio di conducenti e passeggeri e conseguente richiesta d’indennizzo (ottenuto).
«La rilevanza del fenomeno – fanno sapere i carabinieri del Nas – può definirsi allarmante se si considera l’enormità della spesa sanitaria della Regione Puglia che è in deficit da diversi anni».
Complessivamente, oltre a Sorge, sono 18 le persone sottoposte a indagini. 

 

 

 

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