

La merce trafugata, riposta solitamente in armadietti e zaini, veniva caricata nell’auto del destinatario della misura cautelare e, in alcuni casi, utilizzata dallo stesso dipendente della “Sanitaservice” e dai suoi familiari. Nella maggior parte degli episodi sui quali si sono concentrati gli investigatori, però, i medicinali sono stati rivenduti ai ricettatoti, come i titolari di ambulatori veterinari privati. Le sue presunte condotte, oltre che un ingente danno economico all’Asl, avrebbero comportato un disservizio ai degenti e al personale dei reparti.
L’attività investigativa, condotta con mezzi tecnici e servizi mirati di osservazione/pedinamento, ha consentito anche di scoperchiare una truffa aggravata sempre in danno dell’Asl, della “Sanitaservice” e dell’Inail. Con la complicità di alcuni medici di base che, con artifizi e raggiri (certificazioni circa malattia e infortunio sul lavoro), l’indagato si sarebbe procurato in ingiusto profitto: “Sanitaservice” continuava a pagarlo, mentre egli svolgeva dei lavori da muratore negli studi e nelle abitazioni degli stessi medici. Tra le altre cose, i militari dell’Arma hanno anche scoperto una frode assicurativa ai danni delle compagnie Unipo Sai e Groupama: la simulazione di un incidente stradale con infortunio di conducenti e passeggeri e conseguente richiesta d’indennizzo (ottenuto).
«La rilevanza del fenomeno – fanno sapere i carabinieri del Nas – può definirsi allarmante se si considera l’enormità della spesa sanitaria della Regione Puglia che è in deficit da diversi anni».
Complessivamente, oltre a Sorge, sono 18 le persone sottoposte a indagini.
Complessivamente, oltre a Sorge, sono 18 le persone sottoposte a indagini.