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Quando può andare in pensione un imprenditore? Quota cento e no: il calcolo di un esperto


Si riporta qui di seguito il calcolo pensionistico reale per un imprenditore-tipo effettuato dal dottor Antonio Romata dello Studio Torino di Francavilla Fontana.

Quando può andare in pensione un imprenditore?

Quesito: Sono un imprenditore e ho 63 anni d’età e 42 anni di contributi con reddito annuo medio degli ultimi 10 anni pari a 100.000 euro, quando andrò in pensione e a quanto ammonterà?

La normativa previdenziale vigente  prevede che un imprenditore possa andare  in pensione  con  42 anni e 10 mesi nel 2018, 43 anni e 3 mesi nel 2019 e nel 2020 (pensione anticipata). Nel caso in cui l’imprenditore non abbia conseguito tale contribuzione, egli potrà andare in pensione con 66 anni e 7 mesi nel 2018, con 67 anni nel 2019 e 2020, con 67 anni e 3 mesi nel 2021 e 2022 (pensione di vecchiaia).

Per quanto riguarda il calcolo dell’importo della pensione, per i lavoratori con un’anzianità contributiva superiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, come in questo caso, la pensione viene calcolata in parte secondo il sistema retributivo, per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 2011, in parte con il sistema contributivo, per l’anzianità maturata dal 1° gennaio 2012. Per i lavoratori con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, il calcolo retributivo si applica solo per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995.

Un imprenditore che si trova nella situazione prospettata ha diverse possibilità da prendere in considerazione.

Prima possibilità – pensione anticipata: continuare a lavorare fino al 31/12/2019 e nel 2020 andare in pensione con età pari a 64 anni e 3mesi e  43 anni  e 3 mesi di contributi, con un assegno mensile pari a 2.291,40 euro.

Seconda possibilità – pensione di vecchiaia: smettere di lavorare al 31/12/2018 e nel 2022 andare in pensione 2022 con età pari a 67 anni  e  42 anni  di contributi con con un assegno mensile pari a circa 2.100,00 euro.

Terza possibilità “quota 100” : in caso entrasse in vigore la c.d. quota 100, l’imprenditore maturerebbe i requisiti per percepire la pensione anticipata (62+38) il 1 gennaio 2019 con decorrenza 1 febbraio 2019, con età pari a 63 anni e 2 mesi  e  42 anni di contributi. Considerando che l’assegno pensionistico, in caso di anticipo della decorrenza della pensione pari ad 1 anno, sarebbe soggetto ad una decurtazione, che si stima arbitrariamente al 5%, secondo le previsioni governative, l’assegno mensile di pensione che l’imprenditore percepirebbe sarebbe pari a € 1.972,84 (€ 2.076,67 – 5%).

 

 

 

 

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