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L’ex sindaco: «Illegittime le deleghe a tutti i consiglieri, siano subito annullate»


Si riceve e pubblica:In occasione del Consiglio comunale di venerdì scorso il sindaco di Oria ha assegnato ai nove consiglieri della maggioranza deleghe per l’esercizio di funzioni amministrative fondamentali del Comune, con l’intento dichiarato “di garantire il giusto coinvolgimento dei consiglieri comunali delegati in ogni fase strategica delle rilevanti questioni politiche ed amministrative che si porranno per la realizzazione del programma di mandato, nonché allo scopo di coadiuvare e supportare il sindaco nello svolgimento delle proprie competenze”.

Ritengo tale decreto viziato da illegittimità perché le deleghe assegnate, in modo generalizzato, a tutti i consiglieri di maggioranza, non hanno ad oggetto particolari motivi di carattere eccezionale – come prevede lo Statuto comunale – o l’esame di situazioni particolari come prevede il Testo unico degli enti locali, ma costituiscono, per la portata delle materie e la genericità degli obiettivi, un artificio amministrativo con cui si è in realtà inteso mascherare la nomina di ulteriori assessori.

Le deleghe assegnate realizzano un’inammissibile commistione e conflitto di ruoli e funzioni tra l’organo consiliare – cui è riservato dalla legge il compito di indirizzo e controllo politico/amministrativo sulla Giunta – e l’organo esecutivo, cui sono riservati invece i compiti di amministrazione attiva.

Con tali deleghe si inficia la terzietà del Consiglio comunale, alterandone gravemente le sue attribuzioni, trovandosi di fatto il consigliere delegato, al contempo, nel ruolo di controllore e controllato.

Quale criterio generale, desumibile dalla giurisprudenza e dalla dottrina, il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie, di compiti di collaborazione circoscritti all’esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici.

È suscettibile di rilievi di legittimità una delega conferita per l’esercizio di compiti riguardanti singoli settori dell’amministrazione comunale, poiché così risulterebbe aumentato in modo surrettizio il numero degli assessori“.

È innegabile, a mio parere, il rischio di un pericoloso conflitto di poteri tra la Giunta e i consiglieri delegati, con il rischio di ingolfare la macchina amministrativa del Comune, ottenendo così l’effetto opposto a quanto immaginato dal primo cittadino.

Inoltre, in taluni casi può ravvisarsi una situazione di conflitto d’interessi fra l’attività lavorativa svolta dal consigliere delegato e la materia oggetto della delega, se si considera che alcuni dovranno “curare progetti”, altri dovranno “organizzare eventi”, ecc.

Secondo la giurisprudenza, lo Statuto comunale può prevedere la delegabilità da parte del sindaco ad un consigliere di alcune competenze, che non comportino l’adozione di atti a rilevanza esterna e compiti di amministrazione attiva, limitate ad approfondimenti collaborativi per l’esercizio diretto delle predette funzioni da parte del sindaco che ne è titolare.

Orbane, lo Statuto del Comune di Oria, all’art. 56, limita il potere di delegabilità a particolari motivi ed in casi eccezionali, per materie definite e per un periodo di tempo limitato.

Dubbi sorgono, altresì, sulla delegabilità di alcune funzioni (esempio: organizzare il Consiglio comunale dei ragazzi).

Inoltre, il consigliere Nazario Galeone è stato delegato a sostituire il sindaco nel Consiglio di amministrazione della Pro Loco, in caso di sua assenza o impedimento. Ciò è in contrasto con la nuova normativa regionale che disciplina le Pro Loco, L.R. 11.6.2018 n. 25 BURP n. 80 del 15.6.2018 il cui Statuto tipo non prevde la prsenza del sindaco all’interno del Cda, a  differenza del vecchio statuto che prevedeva la partecipazione del sindaco, o di un suo delegato, quale membro di diritto. Ovviamente, quando col precedente Statuto era prevista la presenza di un delegato del sindaco, la delega poteva essere data solo ad un assessore proprio perché il Tuel vieta al consigliere comunale di assumere atti a rilevanza esterna.

Ciò premesso, auspico che il sindaco annulli, immediatamente, in autotutela il provvedimento di nomina in argomento, significando che in caso contrario mi vedrò costretto a ricorrere nei modi e nei termini di legge.

Il consigliere comunale Cosimo Ferretti (Uniti con Ferretti) 

 

 

 

 

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