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Carabinieri forestali arrestano bracconiere: si era mimetizzato tra i cacciatori in regola


Sfruttando la deroga di dieci giorni rispetto alla chiusura della caccia di ghiandaia, cornacchia grigia e gazza, si era mimetizzato tra i cacciatori autorizzati nonostante egli non fosse in regola: i carabinieri forestali della Stazione di Ceglie Messapica, nel corso di un controllo nelle campagne tra Francavilla Fontana e appunto Ceglie, hanno arrestato per detenzione di arma clandestina e munizioni, porto illegale di arma in luogo aperto e ricettazione di arma il 70enne cegliese A.P. Questi è stato sorpreso in contrada Bax in possesso di una doppietta clandestina calibro 12 con matricola abrasa carica di due cartucce.

I militari hanno udito un colpo di fucile e deciso di controllare che tutto fosse a posto. Quando però hanno cercato di avvicinare il cacciatore, quello ha cercato di darsi a precipitosa fuga: raggiunto, è risultato sprovvisto di licenza di porto per uso venatorio dell’arma in suo possesso.

Durante il trasferimento presso la caserma dei carabinieri di Francavilla Fontana per le formalità, l’uomo ha accusato un malore ed è allora stato condotto in ospedale al “Dario Camberlingo”, dov’è tuttora ricoverato e tenuto sotto osservazione.

L’ episodio, ultimo di una lunga serie specie sulla collina tra Ceglie e Francavilla, evidenzia ancora una volta il fenomeno delle armi da caccia clandestine, detenute spesso in casolari rurali, con matricola abrasa perché proventi di furti.

I forestali hanno eseguito diversi servizi per debellare il fenomeno, sebbene episodi come quello su descritto si verificano soprattutto nelle zone rurali più interne, dove quando la caccia è aperta, i bracconieri si confondono tra i cacciatori autorizzati.

 

 

 

 

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