Lunedì 4 marzo scorso, presso la Compagnia carabinieri di San Vito dei Normanni, il comandante, capitano Antonio Corvino, ha incontrato una delegazione dell’associazione A.C.I.A.M. – Associazione commercianti imprenditori artigiani messapi rappresentata da Domenico Maggi, Rocco Argentiero, Donato Carriero, Stefano Pascariello e Luigi Cardone. I delegati del sodalizio hanno inteso ringraziare l’Arma per gli sforzi profusi negli arresti dell’autore degli incendi che, in una sola notte, avevano distrutto cinque auto, e di uomo armato di pistola con matricola abrasa non lontano da un esercizio commerciale.Lo scorso 27 gennaio, ben cinque incendi notturni d’auto turbarono la quiete di Ceglie Messapica. Uno dei presunti responsabili, il 34enne cegliese Mattia Mastro, è stato poi arrestato dai carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta del Pm. Il riconoscimento di Mastro (ancora da identificare i suoi complici) è stato reso possibile da una meticolosa analisi dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza sparse per nel comune di Ceglie e in quelli limitrofi. L’uomo era stato immortalato addirittura mentre riempiva una tanica di benzina in un’area di servizio nella non vicina Cisternino per poi dare fuoco a due auto prima in via Maresciallo Maggiore, poi anche in via Torino,a Ceglie. Le fiamme avevano interessato anche altre tre auto e il prospetto di una palazzina.
L’arresto del 44enne cegliese Geronimo Suma, già noto per reti contro il patrimonio, è datato invece 22 febbraio 2019. L’uomo è stato sorpreso dai carabinieri della Stazione di ceglie con una pistola clandestina (calibro 7,65, matricola abrasa, caricatore con tre proiettili già inserito) non lontano da un esercizio commerciale.
Nel corso dell’incontro con l’associazione antiracket, il capitano Corvino ha fermamente ribadito l’impegno che l’Arma intende imprimere nell’attività preventiva e in quella repressiva sul territorio cegliese, recentemente scosso da crimini che, ancorché sporadici, hanno destato particolare allarme sociale. In particolare, l’ufficiale ha evidenziato come maggiore attenzione sia prestata ultimamente ai reati cosiddetti predatori come i furti in abitazione: più pattuglie nel centro abitato e nelle aree rurali.
Relativamente all’andamento dei delitti registrati in territorio cegliese, si rileva un trend sostanzialmente positivo che evidenzia un calo progressivo, nell’ultimo quinquennio, del numero dei delitti complessivi consumati nel territorio del comune (-31%: si è passati dai 731 reati commessi nel 2013 ai 506 del 2018).
Altrettanto positiva risulta la registrata flessione del 33% dei reati verificatisi durante lo scorso 1° bimestre 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018.
L’andamento dei “reati predatori” ha fatto registrare, nell’ultimo biennio, una diminuzione complessiva dei furti del 24% e delle rapine del 33%. Anche nello scorso bimestre si è registrata una flessione dei furti del 13% rispetto al 1° bimestre 2018 e l’assenza di rapine in entrambi i periodi.
Nello specifico, nell’ultimo biennio risultano diminuiti anche i furti di autovetture (-14%). Nel primo bimestre 2019 si registra inoltre l’ulteriore diminuzione del 56% dei furti di autovetture e del 13% di quelli su autovetture, sebbene i furti in abitazione siano lievemente aumentati del 13%, (+2 episodi, dai 15 ai 17).
Il fenomeno delle rapine, poco percepito nel quinquennio, ha registrato, dal 2013 al 2016, una progressiva diminuzione, passando dai 13 eventi del 2013 ai 4 di cui 2 scoperti, del 2018.
A tal proposito, l’arresto di Adelmo Semerario, 36enne del luogo, effettuato qualche giorno fa dai Carabinieri di Ceglie, ha consentito di assicurare alla giustizia il responsabile – con il fratello G.S. (denunciato) – delle due rapine messe a segno il 30 settembre 2017 e il 30 marzo 2018 ai danni del supermercato Smart.
In questo caso, il lavoro svolto dai militari in fase di sopralluogo e repertamento, nonché di analisi delle tante immagini estrapolate da vari sistemi di videosorveglianza presenti nella zona teatro delle rapine – senza lasciare nulla al caso – ha consentito di incastrare il responsabile tramite il match del Dna, estrapolato dalle tracce presenti sul berretto utilizzato dall’uomo nella prima rapina e da un fazzoletto di carta che lo stesso aveva gettato a terra pochi attimi prima di commettere la seconda.
Soddisfacente appare l’azione di contrasto esercitata dalla locale Stazione Carabinieri nel 2018 con l’aumento della percentuale dei reati scoperti (+27%) rispetto all’anno precedente (+22%), aumento confermato nel bimestre 2019 con il 31% dei delitti scoperti rispetto a quello del 2018. Si tratta di un dato particolarmente positivo, considerata la media nazionale (18,2%) e regionale (20,3%). Analogo positivo incremento si registra nel contrasto al consumo di stupefacenti con il 29% in più delle persone segnalate alla Prefettura, “ex art. 75 DPR 309/90 per uso personale”, nel decorso bimestre, rispetto all’analogo periodo del 2018 (da 7 a 9). Per le persone arrestate, nello scorso bimestre, si registra l’incremento del 29%, che conferma il progressivo aumento riscontrabile dal 2015 in poi. La positiva attività di controllo del territorio dei militari dell’Arma si riscontra, altresì, nell’incremento del 18% dei controlli effettuati su strada nel 2018 che hanno consentito ai carabinieri di identificare 3.186 persone (+14% rispetto al 2017) e controllare 1.832 mezzi (+21%).