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Rapina, estorsione, evasione e abusivismo edilizio: detenzione domiciliare per tre persone


Sottoposto alla detenzione domiciliare dopo essere stato condannato a otto mesi di reclusione per truffa ai danni dello Stato, durante un controllo i carabinieri della Stazione di Tuturano non l’hanno trovato in casa: il 68enne tuturanese S.F. si era allontanato pur senza essere preventivamente stato autorizzato dal giudice ed è di conseguenza stato arrestato per evasione. L’uomo, ex dipendente pubblico, nel gennaio 2013 era stato sorpreso a giocare a briscola nella sede della Pro Loco durante l’orario di lavoro. Dopo le formalità di rito è stato quindi riaccompagnato nel suo domicilio.

Detenzione domiciliare anche nei confronti del 53enne brindisino R.A., nei cui riguardi i carabinieri della Stazione Brindisi Centro hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi. Deve scontare una pena pari a un anno, cinque mesi e dieci giorni di reclusione dopo esser stato condannato per rapina, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma, violazione degli obblighi connessi alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. I fatti per cui è stato processato e condannato risalgono al periodo compreso tra la fine di giugno e i primi di luglio 2017, quando a Brindisi – sotto la minaccia di un’arma – si fece consegnare somme di denaro da altri cittadini del capoluogo.

E pena da scontare tra le mura domestiche anche per il 62enne oritano M.P., nei cui confronti i carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un provvedimento emesso sempre dalla Procura di Brindisi. Dovrà scontare una pena di un anno e sette mesi di reclusione, oltre a due mesi di arresto, dopo essere stato condannato per abusivismo edilizio e lesioni personali, reati commessi nel 2011, e furto di energia elettrica, reato commesso nel 2017.

 

 

 

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