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Nella masseria della famiglia Bruno un tesoretto da 350mila euro in contanti: indagano i carabinieri


350mila euro tra ulivi secolari, greggi e balle di fieno. Li hanno scoperti i carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni e della Stazione di Latiano tra le campagne di Torre Santa Susanna o, meglio, a Masseria Canali, lo storico quartier generale della famiglia Bruno. E, infatti, quando si è accorto della presenza dei militari, Giuseppe, 61 anni, il maggiore dei fratelli Bruno (Andrea e Ciro sono in carcere, il primo per associazione mafiosa, il secondo per associazione semplice e omicidio) è uscito rapidamente da una stalla con uno scatolone tra le mani e ha tentato di nasconderlo in una cisterna: quello scatolone era pieno zeppo di banconote da 20, 50 e 100 euro.Sembra che sia stato il figlio di Giuseppe Bruno ad avvisare suo padre e gli altri congiunti dell’arrivo degli investigatori. Il denaro è stato sottoposto a sequestro e richiesti di spiegazioni circa il suo possesso, i Bruno non hanno saputo fornire giustificazioni credibili.

Nel corso della perquisizione, in un locale attiguo alla stalla da cui Giuseppe Bruno ha tentato di fuggire per nascondere lo scatolone, è stata trovata anche una macchina per il sottovuoto: difatti, alcuni dei contanti erano in buste sottovuoto.

Inoltre, sempre durante le operazioni, nell’abitazione dell’intestataria della masseria, moglie di uno dei fratelli detenuti, sono stati rinvenuti sette vasi in ceramica d’interesse archeologico: sequestrati, sono stati affidati ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.

Sono ora in corso accertamenti per cercare di risalire all’origine dell’ingente somma recuperata.

 

 

 

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