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Caso Martina, la consigliera: «Sarebbe stato più corretto scusarsi che cercare giustificazioni»

Anna Ferreri

Seppur con grande rispetto e con un po’ di imbarazzo nei confronti dell’assessore Martina, uomo e professionista che stimo molto, non posso non intervenire come forza di opposizione in merito alla vicenda, anche se dopo una lunga riflessione, sulla recente questione sollevata dal consigliere del P.D.Maurizio Bruno e dal consigliere di F.I. Antonio Andrisano circa la posizione dell’ingegner assessore Antonio Martina.

Ho sempre ritenuto l’ing. Martina un buon professionista ed un buon assessore per cui, a mio avviso, sarebbe stato sufficiente che lo stesso avesse riconosciuto e si fosse scusato per l’errore di gioventù commesso, sicuramente, in buona fede.Ritengo ingeneroso, invece, che si tenti ora di farlo passare come un martire, così come è un errore nascondersi dietro improbabili interpretazioni della norma e dietro benevoli giudizi di ineccepibilità comportamentale.

È vero che l’art. 78 TUEL non sancisce una forma di incompatibilità per cui è prevista la decadenza dall’incarico amministrativo e non è espressamente prevista una sanzione ma trattasi di una forma di incompatibilità rimessa alle valutazioni dell’ordine di appartenenza e di altri organi.

L’Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, pronunciatasi nel 2016 su un caso simile a Roma (delibera n. 1307), ha provveduto alla trasmissione degli atti all’ordine professionale di appartenenza, al Prefetto ed alla Procura della Repubblica.

Tali doverose puntualizzazioni per dovere di completezza e per evitare eventuali strumentalizzazioni da parte di chicchessia rispetto al comportamento assunto dalle opposizioni.

Anna Ferreri
Capogruppo Lista Taurisano

 

 

 

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