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Emergenza rifiuti organici, individuata piattaforma di stoccaggio anche a Francavilla Fontana

Una parte del piazzale esterno dello stabilimento Fer.Metal.Sud nella zona industriale di Francavilla Fontana

«La situazione rifiuti in Puglia è costantemente sotto controllo ed è per questo che, a due settimane dalla prima ordinanza sulle misure di sostegno al recupero della frazione organica dei Comuni pugliesi, abbiamo ritenuto di intervenire ancora, per gestire al meglio gli impianti di compostaggio e le stazioni di trasferenza per scongiurare ogni possibile situazione di criticità che la mancata raccolta dei rifiuti potrebbe provocare».Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Stea a proposito dei noti problemi che stanno interessando il conferimento della frazione organica dei rifiuti urbani in Puglia.

Con una seconda ordinanza, il governatore Michele Emiliano ha affidato temporaneamente a due piattaforme di trasferenza Forsu (Frazione organica rifiuto solido urbano) il compito di incrementare i quantitativi di stoccaggio per il tempo massimo di 48 ore.

L’imprenditore Giuseppe Cavallo

Una delle due piattaforme è quella di Fer.Metal.Sud Spa, con sede nella Zona Pip di Francavilla Fontana, che ha messo a disposizione il suo impianto per senso di responsabilità in considerazione della situazione emergenziale – come sottolinea l’amministratore Giuseppe Cavallo.

Fra le novità introdotte dalla nuova ordinanza, una serie di prescrizioni per ottimizzare la gestione della piattaforma di trasferenza EcoDaunia di Cerignola, nel Foggiano, e soprattutto la possibilità di utilizzare le aree rese disponibili da Fer.Metal.Sud a Francavilla Fontana per la gestione, appunto, di ulteriori quantitativi della frazione organica, considerata anche la saturazione raggiunta dall’impianto di Brindisi che era stato individuato con la prima ordinanza.

La piattaforma di trasferenza Fer.Metal.Sud, per un periodo di 90 giorni, potrà gestire quindi frazione organica fino a un massimo di 150 tonnellate al giorno, purché nel tempo limite di due giorni.

Anche in questo caso, l’ordinanza prevede una serie di obblighi dettati dall’Arpa, Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione ambientale, al fine di ridurre al minimo le emissioni odorigene (ossia i cattivi odori).

 

 

 

 

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