Violenza nella coppia: riconoscere, reagire, risolvere. I consigli dell’esperta a donne e uomini

di Francesca Marrazzo*

La dottoressa Francesca Marrazzo

In tutte le relazioni può capitare di litigare e quante volte ci siam sentiti dire l’amore non è bello se non è litigarello? Ma, come in ogni cosa, a tutto c’è un limite.

In questi giorni abbiamo appreso la notizia di una giovane ragazza soccorsa in ospedale, a causa di una lite con il fidanzato, il quale le ha sferrato un pugno in pieno volto, fratturandole ossa nasali e zigomo.

Purtroppo questi spiacevoli casi oggi riempiono testate giornalistiche, telegiornali e programmi televisivi.

Spesso in una coppia la persona che subisce violenza crede di poter gestire la relazione ed il partner, spera in un cambiamento nel tempo facendosi carico di questo peso che, non solo non si va a risolvere, ma lede alla sfera psicologica di entrambi.

L’aggressività è spesso espressione di rabbia incontrollabile, molte volte dietro a partner violenti vi è un passato turbolento di questo tipo: un genitore a sua volta burbero oppure si son verificati in famiglia episodi di tradimenti, divorzi, un lutto precoce, abuso di alcool o dipendenze in genere.

La difficoltà sta nel contenere le emozioni, probabilmente perché il partner prova una rabbia molto forte che non riesce ad esprimere a parole ma solo con i fatti.

Il punto sarebbe di capire che cosa scaturisca questa emozione e perché lui faccia così tanta fatica a gestirla, ma ricordiamo questo è un compito il quale spetta ad uno psicoterapeuta e non alle vittime.

Chi ricorre alla violenza a tutti i costi, lui o lei, vuole affermarsi ed essere ascoltato; molto dipende dal tipo di ascolto che si è ricevuto in fase di crescita, magari si è interiorizzato un modello di coppia in cui si discute e si approccia non pacificamente, educato al concetto che “un vero uomo” si fa sentire e rispettare discutendo, scavalcando l’altro, urlando.

Bisogna però non confondere il litigio patologico con il litigio sano nella coppia: litigare, a volte anche con qualche parola di troppo, ma dopo riconoscere lo sbaglio, chiedere scusa, non è un male.

Portare rancori, andare oltre con l’offesa, denigrare, sminuire il partner non è sano.

Se avete preso consapevolezza del/della vostro/vostra partner violento/a rivolgetevi ad un centro antiviolenza o di ascolto.

Il messaggio essenziale che rivolgiamo a tutte le coppie quello è del rispetto reciproco, della comunicazione e del supporto a vicenda.

Un rapporto prima di tutto deve farvi vivere in armonia e non nella sofferenza fisica e dell’animo.

*Sociologa e criminologa (specializzata in criminologia clinica e dei delitti passionali)

 

 

 

 

 

 

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