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I residenti in contrada “La Franca”: «Noi cittadini di serie B: viviamo senza fogna, metano, tra la sporcizia, ecc.»

Nei giorni scorsi, un comitato di residenti in contrada La Franca – lungo la strada provinciale Oria-Ostuni, in territorio di Francavilla Fontana – ha scritto per l’ennesima volta al sindaco, alla sua vice, all’assessore ai Lavori pubblici, ai capigruppo consiliari, al prefetto, al comandante dei carabinieri, al comandante della polizia locale e ad altre autorità, per segnalare in via ufficiale i numerosi problemi che affliggono quella porzione di territorio.

Nell’elenco numerato, in particolare, si chiede:

  1. Il ripristino della segnaletica “Zona abitata” con limite di velocità 30 Km/h (rubata da tempo da non si sa chi);
  2. Il posizionamento di dissuasori di velocità, eventualmente in deroga alla vigente normativa e giustificabile con un traffico di 3/400 veicoli nelle 24 ore (trattori, auto, pullman, tir, betoniere, ecc.), simile se non superiore al transito veicolare della superstrada Brindisi-Taranto (a tale proposito, il comando della polizia locale potrebbe monitorare il passaggio degli automezzi nelle 24 ore). Nel merito è da far rilevare che nel passato in detto tratto di strada vi sono state due vittime, mentre nel presente, anche per l’assenza del segnale con limite di velocità, i residenti hanno timore di immettersi in strada per il rischio di essere investiti dagli automezzi che sfrecciano. Si ritiene che in caso d’incidente stradale, oltre alla diretta responsabilità dei conducenti, potrebbe essere chiamato in causa anche l’ente preposto ad attuare qualsivoglia misura atta a tutelare l’incolumità dei cittadini. Per non dire che il transito a forte velocità, oltre a produrre intollerabile inquinamento ambientale e acustico, mette a dura prova, specie per il passaggio dei mezzi pesanti come tir, betoniere, ecc. la staticità degli stessi manufatti presenti nella zona;
  3. Nel passato, a cura dell’Acquedotto pugliese e con l’interessamento dell’Amministrazione comunale, è stata realizzata una conduttura di acqua pubblica, cui diversi residenti si sono allacciati a titolo ovviamente oneroso. Rimane ora da provvedere alla realizzazione della rete fognaria, perché l’attuale utilizzo dei pozzi neri nel prosieguo potrebbe produrre l’inquinamento della falda acquifera;
  4. L’asportazione dei rifiuti abbandonati da almeno un anno lungo la complanare parallela alla Brindisi-Taranto col risultato di offrire un indecoroso spettacolo a quanti vi transitano. Né può tollerarsi tale ulteriore giacenza di immondizie dovuta, pare, a un palleggio di responsabilità tra l’Anas, competente per la complanare, ed il Comune di Francavilla. Inoltre, tali “abbandoni” sono causa di proliferazione di topi e serpenti, la cui presenza comporta seri danni alle colture, alla salute dei cittadini e degli stessi sportivi che prediligono le strade della contrada per le corse e gli allenamenti;
  5. Il ripristino della segnaletica stradale recante: via comunale Oria-Ostuni, i cui cartelli con relativo paletto in ferro pare siano stati abbattuti dal passaggio di un tir. Allo stato, giacciono per terra, privi di paletto, i due cartelli con l’indicazione stradale;
  6. 6) L’allaccio alla rete cittadina del metano. Allo stato, i residenti, specie per il riscaldamento durante l’inverno, utilizzano il GPL erogato in serbatoi privati, con rilevante aggravio in termini finanziari.

«In conclusione – è scritto, ancora – devesi evidenziare che i residenti in contrada La Franca, in considerazione dello stat di abbandono in cui versa l’intero nucleo urbano, non accettano di essere trattati come cittadini di serie B, in quanto sempre rispettosi dei doveri verso la Pubblica amministrazione, ma trascurati nei loro diritti. Confidiamo in un accoglimento di quanto sopra evidenziato, atteso che da circa venti anni si attendono gli auspicati interventi».

 

 

 

 

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