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Macellazioni clandestine per la festa musulmana del Sacrificio: 12 denunce

I carabinieri della Stazione di San Vito dei Normanni hanno denunciato a piede libero 12 persone per macellazione clandestina di animali e preparazione di carni in luoghi diversi dagli stabilimenti e dai locali appositi. Si tratta dei proprietari di una masseria  in agro di San Vito dei Normanni e  di dieci altre persone, tutte originarie del Marocco, residenti in vari comuni della provincia di Brindisi.
In particolare,  in occasione della “Festa musulmana del Sacrificio”, i militari operanti hanno sorpreso gli indagati nelle aree e nei terreni adiacenti la masseria di contrada Carroni mentre macellavano clandestinamente cinque agnelli, ma senza osservare le procedure di tutela e stordimento nei confronti degli animali né quelle igieniche per il trattamento delle carni. Nell’ambito dell’attività, effettuata anche con personale del Servizio veterinario dell’ASL di Brindisi, sono state sequestrate quattro pecore ancora vive in procinto di essere macellate, nonché  un pugnale di 25 cm, altra attrezzatura e un gonfiatore elettrico, utilizzati rispettivamente nelle attività di uccisione e scuoiamento degli ovini. Le carni degli animali macellati sono state sequestrate e saranno distrutte nell’inceneritore. Dagli accertamenti è emerso che i cittadini stranieri di origine marocchina sono tutti regolari sul territorio nazionale. Per quanto riguarda il reato di macellazione clandestina di animali, di preparazione e produzione di carni in luoghi diversi dagli stabilimenti o dai locali a tale finalità riconosciuti, la norma  è contemplata dal decreto legislativo 193 del 2007, e la sua trasgressione è punita con l’arresto  da sei mesi ad un anno o con l’ammenda fino a 150.000 euro in relazione alla gravità dell’attività posta in essere. La tradizione religiosa musulmana vuole che nel giorno della “festa del sacrificio” i musulmani sacrificano un animale che può essere un ovino, caprino, bovino o camelide che viene ucciso mediante sgozzamento con la recisione della giugulare così da far defluire il sangue.

 

 

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