
Nella serata di domenica 15 settembre, inoltre, gli stessi familiari sono entrati di sorpresa, da una porta sul retro, in casa della donna e colto sul fatto la badante. La pensionata è stata trasportata al pronto soccorso “vigile ma non collaborante, presentava la cute pallida e secca, disidratata, con una piccola tumefazione nella regione frontale sinistra, ecchimosi sul braccio sinistro e altre due ecchimosi evidenziate su anca e coscia sinistra, provocate all’incirca da qualche giorno”. La donna da due anni è allettata e necessita di continua assistenza in quanto presenta dei momenti di smarrimento.
Così, dal 22 giugno scorso, nonostante i congiunti siano spesso presenti e le facciano visita più volte al giorno, era seguita dalla badante, assunta tramite un’agenzia. Soltanto che invece che assisterla, appunto, la maltrattava: come quando le somministrava a forza farmaci e cibo senza tenere conto dei tempi necessari perché la sua assistita ingerisse il tutto. In sostanza, l’anziana veniva ingozzata anziché imboccata, nonostante con mimica facciale mostrasse difficoltà e sofferenza. Di qui l’arresto della 43enne georgiana che, dopo le formalità, è stata condotta nel braccio femminile del carcere di Lecce – Borgo San Nicola.
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