Sabato scorso, l’azienda agricola Tenuta Manelli del francavillese Oronzo Incalza ha ottenuto un importantissimo riconoscimento al prestigioso concorso internazionale “Biol Prize” riservato ai produttori di olio extravergine di oliva biologico: una medaglia d’argento nell’ambito della categoria “Biol Novello 2019”. Qualcosa certamente non da tutti che testimonia la qualità del prodotto estratto rigorosamente a freddo, secondo ben precisi e rigidi disciplinari.
L’azienda agricola Tenuta Manelli è nata nel 2016 su 45 ettari di terreno in agro di Mesagne.Incalza è legato alla cultura dell’ulivo sin da quando aveva soltanto 20 anni, ma già era capace di apprezzare quella sorta di “magia” grazie alla quale dalla sapiente spremitura delle olive nasceva un prodotto tanto semplice e genuino, quanto allo stesso tempo nobile, come l’olio. Dalla questa sua storica passione, tre anni fa, ecco la decisione di rilevare gli appezzamenti della famiglia Manelli. Era primavera e sugli alberi d’ulivo c’erano i fiori. Quegli stessi fiori divennero frutti e nell’autunno successivo si trasformarono in “oro verde”.
«L’amore per quella terra meritevole e capace di frutti generosi – spiega Incalza – ha contribuito a formare le mie radici, come quelle dei maestosi ulivi, quei giganti che da sempre hanno fatto parte della mia vita e che da piccolo mi facevano sentire protetto e sicuro, col loro codice del tempo e della natura, col loro nesso indissolubile tra passato e futuro, che è vita che si rinnova».
E oggi, a distanza di soli tre anni, ecco che l’extravergine della Tenuta Manelli ha ottenuto un considerevole premio: quella medaglia d’argento che quasi rievoca i colori cangianti delle foglie d’ulivo esposte ai raggi del sole.
Uno scintillio che si dipana su quei monumenti naturali, catturando gli occhi, cullando ricordi, rapendo il cuore…
