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L’ex sindaco Ferretti: “No antenne nel centro abitato, il Comune annulli tutto in autotutela”


L’ex sindaco Ferretti

L’ex sindaco di Oria Cosimo Ferretti ha preso a cuore l’installazione di due nuove stazioni radio base della compagnia telefonica Iliad nel centro abitato della sua cittadina: una in via Morgagni e l’altra in via Mogadiscio. Ferretti si concentra innanzitutto su via Morgagni.

Secondo Ferretti, oggi consigliere comunale di minoranza, intanto sarebbe discutibile il procedimento amministrativo seguito dal Comune, poi quei ripetitori potrebbero essere dannosi per la salute pubblica.

Così, ha inviato una PEC – indirizzata a sindaco, assessore alle Attività produttive, assessore all’Urbanistica, segretario generale e responsabili del II e IV Settore – per chiedere un passo indietro, rispetto all’iter autorizzativo fondato sul silenzio assenso, in autotutela rispetto agli interessi dell’Ente e della sanità collettiva.

Il consigliere, ricevuto l’incartamento dopo apposita richiesta di accesso agli atti del procedimento relativo a via Morgagni, analizza l’intero caso e ne evidenzia diverse presunte falle per quanto concerne l’urbanistica (vincolo paesaggistico, come in via Mogadiscio, in primis) e la rispondenza al Regolamento comunale per le installazioni di impianti per le telecomunicazione e radio-televisivi (per la protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici). Per il Regolamento, tra le altre cose, strutture come quella di via Morgagni dovrebbero sorgere in aree pubbliche comunali e, solo in mancanza, in aree private. L’impianto potrebbe risultare, inoltre, in contrasto con le Norme tecniche di attuazione del vigente Piano di fabbricazione (l’altezza massima delle costruzioni non può superare quella degli edifici circostanti).

Di qui la considerazione circa “evidenti e numerosi motivi di illegittimità degli atti”. Sempre secondo Ferretti, insomma, l’autorizzazione andava negata a monte, ma ora il Comune ha un’ultima arma in suo possesso: quella, appunto, dell’annullamento in autotutela del pur dichiarato – anche con apposita presa d’atto da parte della responsabile del II Settore – silenzio assenso. Altrimenti, l’ex primo cittadino si riserva d’interessare l’Autorità giudiziaria.

 

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