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Privacy, l’avvocato: “Niente più chiamate promozionali se l’utente ha già negato il consenso”

L’avvocato Andrisano
Egr. Direttore Zanzarelli,
nella finestra che il Suo quotidiano on-line ha voluto aprire sulla questione privacy, ritengo che un posto possa essere riservato ad una recente sentenza della Corte di Cassazione -I Sezione Civile sent. n. 11019/21 in tema di “privacy Telecom comunicazioni commerciali”- che ha recentemente confermato il divieto del Garante della Privacy del 22.06.2016 nei confronti di Telecom di portare avanti la campagna “recupero consenso” per acquisire il via libera all’utilizzo dei dati dei clienti che, in precedenza, avevano già escluso di voler essere contattati telefonicamente “per finalità promozionali”.
Ad avviso dei supremi giudici – che hanno disatteso la tesi secondo la quale tale campagna non sarebbe “riconducibile alla nozione di comunicazione commerciale” – “una comunicazione telefonica finalizzata ad ottenere il consenso per fini di marketing, da chi l’abbia precedentemente negato, è, essa stessa, una ‘comunicazione commerciale”. 
Ed infatti secondo la Corte ricontattare il cliente che ha già detto “no” ai contatti finalizzati alla promozione di offerte commerciali telefoniche viola la privacy perché non rispetterebbe la sua volontà.
La Suprema Corte rileva, infatti, che “la finalità della chiamata telefonica e’, in effetti, pur sempre quella di effettuare proposte commerciali, a prescindere dal fatto che con la stessa telefonata si effettui o meno anche una vendita di beni”.
Tale recentissimo pronunciamento rappresenta l’ennesima conferma della sempre maggiore attenzione che viene riservata alla tutela della privacy del cittadino.
Francavilla F.na, 05.05.2021.
(avv. Antonio ANDRISANO)
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