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“Per mio padre e mia madre, 66 e 61 anni, vaccino rinviato. Ma tanti altri più giovani l’hanno già fatto”


Di seguito uno scritto da parte di un lettore:”Buongiorno, vi contatto per segnalare una situazione alquanto scorretta sulla somministrazione dei vaccini.

I miei genitori rispettivamente del 1955 e 1960 hanno prenotato tramite farmacia i primi di aprile, dovevano andare rispettivamente, mio padre il 19 aprile e mia madre i primi di maggio…

Il 17 aprile hanno saputo che i vaccini erano finiti e quindi sono stati contattati per la riprenotazione.

Mio padre il 24 maggio e mia madre andrà a giugno.

Mio padre, giustamente, si lamentava del fatto che un numero elevato di persone, anche di età notevolmente inferiore a quella sua e di mi madre, ha avuto la sua dose di vaccino, mentre loro devono aspettare queste pseudo date.

Vorrei capire il criterio con cui la Regione o l’Asl sta programmando tali vaccinazioni. Non mi sembra giusto nei confronti di persone che ne hanno il diritto prima degli altri ed invece sono declassati, non si sa per quale motivo…

Io vivo in Sicilia, non vengo ad Oria da agosto scorso, per rispettare le normative, e per salvaguardare la salute dei miei genitori. Magari se avessero rispettato i piani di vaccinazione, e nessuno avesse fatto il “furbo”, magari si sarebbe data la possibilità a chi ha i genitori lontani e non li vede da tempo, di anticipare magari la venuta nel paese di origine…

Questa è una situazione che sicuramente non colpisce solo i miei genitori ma chissà quante altre persone…

Vi ringrazio, magari potete segnalare l’accaduto qualora di vostro interesse.

Cosimo De Nitto

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