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Oria, la Pro Loco pronta a rinnovarsi ma… col vecchio sistema: statuto identico e nessun regolamento


Il 27 giugno, si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Pro Loco di Oria, che quindi avrà un nuovo presidente o, forse, una nuova presidente. La Pro Loco, ad Oria, borgo dichiarato Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano ai tempi dell’Amministrazione del sindaco Cosimo Pomarico, è un’associazione più importante che altrove: non solo per la storia – si narra, trimillenaria, della cittadina – ma anche per una manifestazione come il Torneo dei Rioni, nata da una felice intuizione nel 1967.

Una manifestazione molto “sentita” dai residenti nei quattro quartieri – rioni, appunto – e capace anche di attrarre diversa gente da fuori. Gli ultimi due anni della “rievocazione” sono stati molto tribolati: il 2019 in quanto il Rione Castello ha dato forfait; il 2020 a causa delle restrizioni pandemiche.

Ora si dovrà però tornare a programmare e a fare, sebbene con una nuova guida “politica” del sodalizio. Il presidente uscente, Andrea Almiento, non sembra intenzionato a ricandidarsi e così anche la “cordata” che finora l’ha sostenuto. Il fardello, dunque, potrebbe passare in mani diverse, perciò sono in corso dialoghi e trattative per la successione.

Il punto è che potrebbe cambiare il presidente, ma non le modalità per la sua elezione. Infatti, salvo modifiche dell’ultima ora – improbabili – si voterà ancora secondo le regole del vecchio Statuto (come quella della possibile della doppia delega di voto e quella della presenza del sindaco nel Cda) e in assenza di un regolamento, mai approvato malgrado esista un regolamento-tipo stilato da Unpli Puglia circa 20 anni fa. Ciò, anche nonostante già nel 2018 sia cambiata la normativa regionale inerente l’organizzazione delle Pro Loco pugliesi.

Ci sarebbe già un candidato (meglio, una candidata) in pectore, ma parrebbe si stia lavorando per costruire un’alternativa.

Uno dei componenti uscenti del Cda (Francesco Guicciardini) ha dichiarato pubblicamente che il nuovo Cda, da chiunque sia rappresentato, “avrà la fortuna di ereditare una Pro Loco per la prima volta senza debiti, ma addirittura con 35mila euro di attivo, frutto di due bandi regionali vinti”.

Qualcuno “maligna” che quell’attivo derivi anche dalla mancata realizzazione, lo scorso anno, del Torneo dei Rioni che, si sa, è un evento impegnativo e dispendioso. Queste considerazioni, comunque, rientrano tipicamente nel periodo pre-elettorale appena cominciato.

La parte più difficile del percorso, però, verrà proprio dopo le elezioni quando – per forza di cose – bisognerà abbandonare la teoria e passare alla parte pratica della questione, e in primis concentrandosi sull’organizzazione del Torneo dei Rioni che, si spera, possa tenersi. Magari con la presenza di quattro e non di tre soli rioni.

El. Zanz. 

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