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“Mio figlio, allergico al latte, ha rischiato la vita durante un ricevimento: serve più attenzione”

Egr. Direttore,
La contatto per rendere nota la mia disavventura avvenuta ieri 27 giugno presso un noto ristorante – sala ricevimenti della provincia. Sono una mamma di Francavilla Fontana e di un bimbo allergico alle proteine del latte vaccino ripeto: allergico.
Naturalmente i titolari (come scritto anche sul contratto) erano a conoscenza di questa allergia. Appena arrivato il primo piatto di antipasti e, dopo essermi di nuovo raccomandata, mio figlio lamenta mal di pancia. Io, onde evitare reazioni avverse, gli somministro un antistaminico.
Passano all’ incirca 15 minuti e mio figlio inizia a tossire, muco in quantità esagerata e palpitazioni accelerate, polso, orecchie e occhi gonfi…
Senza portarle per le lunghe, l’allergia non si arresta anzi… (Si rallenta solo dopo aver utilizzato Ventolin).
Così, presa dalla paura e dall’angoscia totale, chiedo spiegazioni al caposala che inizia a rassicurarmi (anzi impartendomi lezioni su alimenti dove c’è latte e dove non c’è…) comunque convinto del suo sapere e avendo la certezza di ciò che diceva, mi porta una vaschetta di Mix antipasti vuota per farmi leggere gli ingredienti.
Non credevo ai miei occhi: mozzarella delattosata, cioè senza lattosio ma non senza proteine!
Lascio immaginare la mia reazione… Sono indignata e amareggiata!
Ora mi chiedo: ma è normale che un ristorante del genere, anche abbastanza noto, non sappia la differenza tra allergia ed intolleranza? Penso che sia successa una cosa gravissima, sono riuscita a fare tempestivamente terapia e non è successo il peggio.
Altrimenti come sarebbe andata a finire? Sono rimasta davvero scioccata, senza parole. Delle scuse del titolare o di chi per lui me ne faccio ben poco e non sono accette. Scrivo qui per rendere pubblica la mia storia affinché questi episodi non accadano più ed affinché si venga a sapere quanta incompetenza ci sia in giro.
È la seconda volta che succede questo e allo stesso ristorante (ero invitata). Logicamente lì non metterò mai più piede! E logicamente devo dire che ci sono molti altri locali che prestano la dovuta attenzione!
Non si possono prendere sottogamba queste cose perché anche questa volta è andata bene ma se alla prossima succede l’irreparabile con qualche altro soggetto allergico? Dobbiamo aspettare questo affinché facciano formazione seria? Tutto questo non deve più accadere per nessuno e da nessuna parte qualunque sia l’allergia.
Chiedo ai ristoratori e a chi somministra alimenti di fare attenzione. Non è un gioco e non si scherza con la vita delle persone.  Scusate lo sfogo ma per me era doveroso. L’allergia al latte esiste (ed è anche più pericolosa) e va riconosciuta come la celiachia.
Una mamma arrabbiata 

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