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Autovelox fissi, il consigliere scrive al prefetto: “Tutto regolare? Rischio contenziosi”

Cosimo Ferretti

Il consigliere comunale di Oria Cosimo Ferretti ha scritto alla Prefettura di Brindisi e, per conoscenza, al presidente della Provincia di Brindisi, alla sindaca di Oria e al comandante della polizia locale di Oria in merito alla determina con la quale proprio il responsabile della Municipale, come indicato dall’Amministrazione, dispone il noleggio presso un’impresa locale di due apparecchi photored (rilevatori h24 della velocità) da posizionare lungo la circonvallazione e lungo la strada per Manduria.

Ferretti – interessato a contenere una moltitudine di contenziosi che peserebbero sulle finanze dell’ente – ha notato che “il decreto di omologazione dell’apparecchiatura in questione, rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, n. 257 del 19.01.2016, all’art.1 prescrive che la gestione operativa del sistema deve essere riservata esclusivamente al personale delle forze di polizia stradale“, mentre nella determina di affidamento si legge come la stessa ditta fornitrice degli apparecchi dovrebbe occuparsi della gestione di ogni pratica a eccezione dell’accertamento.

Quindi, Ferretti chiede alla Prefettura di esprimersi circa la regolarità dell’atto amministrativo e se sia rispettata una direttiva del Ministero dell’Interno nella quale si specifica come simili iniziative debbano essere tese a prevenire e contrastare le principali condotte stradali causa degli incidenti, e non invece a rimpinguare le casse comunali.

Chiede, inoltre, se effettivamente le due strade indicate per il rafforzamento del controllo siano effettivamente così pericolose sulla base “del numero, della tipologia e – soprattutto – delle cause degli incidenti stradali ivi avvenuti nel quinquennio precedente conformemente alla previsione normativa, per la quale l’impiego delle tecnologie di controllo del traffico è giustificato solo dalla gravità del fenomeno infortunistico registrato sul tratto di strada, riconducibile nelle sue cause a quei comportamenti rilevabili dai citati dispositivi e mezzi tecnici di controllo” (cosiddetta direttiva dell’ex ministro dell’Interno Minniti).

“Giova evidenziare – conclude Ferretti – che i pochi casi di incidenti finora verificatisi nei citati tratti stradali non tutti sono stati causati da eccesso di velocità, bensì dalla particolare conformazione della sede stradale (presenza di incroci sprovvisti di semaforo con scarsa visibilità, curve e pendenze pericolose, buche ed insidie del manto stradale dovute a scarsa manutenzione)”.

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