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Dipendenti comunali minacciano lo sciopero: lasciati persino senz’acqua

I dipendenti del Comune di Erchie sono ufficialmente in stato di agitazione per protestare contro diverse scelte da parte dell’Amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Nicolì, scelte definite come calate dall’alto senz’alcuna preventiva informazione né dialogo coi sindacati. Cgil – Funzione pubblica, Cisl Funzione pubblica, Csa e i lavoratori da loro rappresentati non ci stanno, stando a quanto emerso a conclusione dell’assemblea del personale tenutasi lo scorso 26 luglio nell’aula consiliare.

Il sindaco Pasquale Nicolì

In quella sede sono stati espressi tutti “il disagio e il malessere per una situazione lavorativa ormai inaccettabile”.

“Le organizzazioni sindacali hanno più volte segnalato la mancanza di informazione su atti di indirizzo che riguardano il rapporto di lavoro dei dipendenti e più volte, ma invano, hanno sollecitato la convocazione per la trattazione degli Istituti contrattuali previsti dal CCNL”.

Cos’è che non va a genio ai dipendenti comunali? Intanto, la modifica dell’orario di lavoro, poi anche gli spostamenti del personale mai comunicati né, tantomeno, concordati coi rappresentanti sindacali.

Vi è di più: si fa riferimento a ingerenze nei procedimenti dei vari uffici e ad “atteggiamenti dispotici” di alcuni amministratori anche in presenza dei cittadini. Non sono andate giù neppure le “gravi dichiarazioni rese nel Consiglio comunale del 30 aprile 2021 che gettano discredito su gran parte del personale dipendente sino a minarne la professionalità e la dignità”.

Non solo questioni, per così dire, ideologiche e giuslavorative: difatti, si lamenta anche l’avvenuta rimozione dell’unico distributore di acqua proprio quando è arrivato il caldo.

Così, sono incrementate vertiginosamente – riferiscono i sindacati – le richieste di mobilità in uscita verso altri enti, anche lontani dalla sede di residenza dei richiedenti.

Di qui, la proclamazione dello stato di agitazione e l’attivazione della procedura per dirimere i conflitti alla presenza del prefetto di Brindisi quale “atto propedeutico alla proclamazione di una giornata di sciopero del personale”.

“È singolare come proprio un’Amministrazione di centrosinistra, con a capo il Pd, non sia votata a tutelare i diritti dei lavoratori, principio che dovrebbe esserne alla base e quasi nel Dna”, dichiarano sarcastici i consiglieri di opposizione Giuseppe Margheriti (ex sindaco) e Chiara Saracino (già candidata sindaca).

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