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Oria, il consigliere: “Su di me solo fango, vietato dissentire di fronte ai fallimenti della fu Coalizione per il cambiamento”

Tommaso Carone

Di seguito una nota da parte del consigliere comunale di Oria (e provinciale di Brindisi) Tommaso Carone (gruppo misto):

Nel giro di poche settimane sono ancora una volta oggetto (comunicato del 17 ottobre scorso) di un violento attacco da parte di quella che fu la coalizione per il cambiamento, che si esprime ormai solo con offese e insulti in danno del sottoscritto, dettate da livore e malanimo nei miei confronti.

Invece che amministrare, di affrontare i problemi della Città, si perdono tempo ed energie in polemiche inutili, sterili e inconcludenti.

La strategia è quella di chi, incapace di risultati e ormai oggetto di critica unanime in Città, vuole distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica delusa dal proprio fallimento politico e amministrativo, creando  un bersaglio, focalizzando l’attenzione su qualcuno, gettandovi fango e beceri insulti, quasi che la colpa di tutto sia del Consigliere Carone.

La strategia di quella che fu la coalizione per il cambiamento è chiara, è quella di isolarmi screditandomi, offuscando la mia immagine, instillando la convinzione nei cittadini che io operi per convenienze o interessi personali.

Accusa, quest’ultima, ignominiosa, che respingo con sdegno e contro la quale agirò, reagirò e lotterò sempre per vederla pubblicamente riconosciuta come infondata e calunniosa. 

Vorrei chiedere al lettore e a tutti i cittadini se le proposte e le richieste che sto portando avanti (sulle quali sino ad oggi nulla ha fatto l’amministrazione) possano essere ritenute degne dell’interesse pubblico e del miglioramento della nostra Città.

Quindi, se affermo che sia dovere di una amministrazione e di un sindaco quello di dare ai cittadini che non ne sono forniti i servizi pubblici essenziali (luce, fogna, acqua e strade), sto facendo i miei interessi?

Se mi faccio portatore dei disagi e delle frustrazioni dei cittadini della Contrada Sottoparabita sto facendo i miei interessi? 

Se chiedo che le strade cittadine, che per decoro e igiene fanno letteralmente schifo, siano pulite e liberate dall’erba sto facendo i miei interessi?

Se segnalo all’amministrazione e al sindaco una per una le strade cittadine (in stato pietoso) che necessitano urgentemente del rifacimento del manto stradale, sto facendo i miei interessi?

Se stimolo l’amministrazione e il sindaco a intervenire sulla sicurezza della circolazione  stradale e dell’incolumità dei pedoni in città, proponendo misure e soluzioni (mia interpellanza del 15/9/21), sto facendo i miei interessi?

Se denuncio che il sindaco non ascolta e non dà alcuna risposta ai cittadini, sto facendo i miei interessi?

Se sollecito la tempestiva pubblicazione di atti amministrativi, nel rispetto delle norme sulla trasparenza e a garanzia dei cittadini, sto facendo i miei interessi?

Ai cittadini e ai lettori le risposte.

E se dovessi sollevare altre questioni o se dovessi e volessi partecipare al dibattito sollevato da altri, sarei fatto oggetto di altri insulti e offese?

Dovrei cioè aver paura di quello che penso, di quello che dico, di prendere pubblica posizione sui temi che interessano la nostra Città?

Questo è il clima che si respira nella nostra Città!

Io non mi faccio e non mi farò piegare e prego i cittadini di non aver paura, di esprimersi liberamente e di battersi perché questa Città sia migliore.

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