La parola Carnevale etimologicamente vuol dire dal latino carnem levare (“eliminare la carne”) anche se essa riconduce a diverse interpretazioni in considerazione alla cultura e al contesto, ma di base conserva comunque l’idea di un periodo che gli antichi dedicavano all’allegria e alla fantasia, prima di iniziare il tempo della quaresima che prevedeva, per i cattolici ancora oggi, quaranta giorni di astinenza dalla carne.
Questo periodo lasciava dunque ad ogni adulto la possibilità di trasformarsi e trasformare la realtà, quindi, sperimentare e potenziare ogni propria dote e capacità esplicita o nascosta.
Oggi diremmo una delle ricorrenze dell’anno fra le più gradite ai bambini: è un momento elettrizzante, di divertimento, di socializzazione, che consente a loro di uscire dai regolari ritmi di vita quotidiana della scuola e, allo stesso tempo, diventare occasione per numerose attività didattiche ed esperienze d’apprendimento che concorrono a sviluppare la capacità di comunicare ed esprimersi utilizzando linguaggi verbali e non verbali all’ insegna del buonumore.
Conoscere la tradizione della festa di carnevale, le maschere caratteristiche, memorizzare e drammatizzare poesie, canzoncine, filastrocche e balli, condividere con i compagni la preparazione della festa, costruire maschere divertenti, addobbare la scuola con festoni e coriandoli, non possono che favorire la socializzazione e la cooperazione attraverso il lavoro in piccoli gruppi per vivere in modo positivo la festa del carnevale, in una crescita armoniosa del bambino.
Le scuole dell’Infanzia (S. Giovanni Bosco, Collodi, Andersen, MT di Calcutta e G. Rodari) del 1° Istituto Comprensivo hanno vissuto e festeggiato, con i propri piccoli alunni, questo divertente periodo organizzando: feste in maschera, spettacoli e sfilate a tema, per consentire ad ogni bambino un passo importante verso il tanto atteso ritorno alla “normalità”.
Il video Allegato testimonia il successo più importante raggiunto dalla scuola: IL SORRISO sul volto di ogni BAMBINO!
