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Erchie, sindaco Nicolì: “Vi spiego in quale clima stiamo lavorando, ma noi siamo con la coscienza pulita nonostante gli avvelenatori di pozzi”

Di seguito una nota da parte del sindaco di Erchie Pasquale Nicolì:

Mai come negli ultimi anni c’è stato un accanimento così aspro nei confronti di una Amministrazione comunale da parte di frange politiche di opposizione che evidentemente ancora oggi non accettano di aver perso le elezioni. Come Sindaco voglio ricordare che fortunatamente ad Erchie si è chiusa una stagione ed un’altra, piaccia o non piaccia, si è aperta nel segno del cambiamento, della legalità e della trasparenza.

Mentre noi viviamo questa esperienza amministrativa come una missione, disdegnando il potere ad ogni costo, essendo solo interessati a lavorare per il benessere della comunità nel suo insieme, queste frange spodestate continuano le proprie battaglie con tutti i mezzi pur di riprendersi un consenso perduto.

Questi inossidabili censori dell’attuale Amministrazione sbraitano e denunciano fatti inesistenti pur di inquinare i pozzi della verità. È di questi giorni la notizia di una denuncia propagandistica a firma dei due consiglieri di opposizione su fatti già discussi in sede di Consiglio comunale che ha come obiettivo quello di colpire pezzi dell’esecutivo per presunti conflitti di interessi.

Oggetto dell’esposto è il valore attribuito ai lotti della zona Pip (zona artigianale) ai fini Imu. Questi terreni sono stati tassati per anni come agricoli, nonostante fossero già edificabili. Per circa trent’anni i proprietari hanno goduto di tale privilegio. L’Amministrazione che ho l’onore di presiedere si è assunta la responsabilità di aggiornare i valori a circa 36 euro al mq ai soli fini Imu e per rafforzare il bilancio comunale.

Secondo i Consiglieri di opposizione il conflitto di interessi si sarebbe palesato nell’approvazione da parte della Giunta della delibera predisposta dall’ufficio tecnico poiché presente alla discussione l’assessore Bernardi, padre del titolare di una società che detiene lotti in proprietà nella predetta Zona Pip. Ma come è possibile che un atto penalizzante (aumento dell’Imu) divenga viziato da conflitto di interesse? Sarà un interesse alla rovescia?

Per non parlare poi degli attacchi politici che i due consiglieri dell’opposizione stanno portando contro il nostro tentativo di rimettere in commercio i lotti rimasti desolatamente vuoti da oltre vent’anni e tenuti pronti per la successione agli eredi.

Siamo convinti che questi lotti della zona artigianale debbano servire allo sviluppo economico di Erchie e non alla rendita personale, si tratta di terreni che possono produrre posti di lavoro e fatturato per il benessere della nostra comunità.

Purtroppo, però, l’opposizione non è d’accordo e continua ad inventare presunte irregolarità senza mai impugnare gli atti al Tar. I due ‘esperti’ consiglieri chiedono anche l’annullamento di una delibera del Consiglio per conflitto di interesse perché il valore di 36 euro a mq dei lotti costituisce un vantaggio economico per i parenti dell’assessore Bernardi, poiché a loro avviso avrebbe raddoppiato il valore commerciale dei terreni. È come se il Consiglio comunale avesse fissato i prezzi di riferimento per l’alienazione dei lotti di proprietà dei privati.

La fantasia giuridico giustizialista di costoro non ha limiti tanto da farmi tornare in mente un antico proverbio che dice: “la malizia sta negli occhi di chi guarda”. In conclusione, voglio ribadire la regolarità degli atti contestati e il mio rammarico per l’atteggiamento ostile nei confronti di questa Amministrazione comunale che ha come solo obiettivo quello di lavorare per creare benessere alla nostra Erchie.

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